Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dato il via libera all’Ucraina per l’utilizzo di missili a lungo raggio contro le forze russe e nordcoreane nella regione russa di Kursk. Lo riporta il portale Axios, citando fonti vicine all’amministrazione americana. La decisione, comunicata a Kiev circa tre giorni fa, ha l’obiettivo di dissuadere la Corea del Nord dall’invio di ulteriori truppe e supporto militare in favore della Russia nella guerra contro l’Ucraina.
La reazione di Kiev e il messaggio di Zelensky
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha accolto con favore la decisione, sottolineandone il significato strategico. “I missili parleranno da soli,” ha dichiarato, ribadendo la determinazione dell’Ucraina a difendersi e a contrastare le minacce crescenti rappresentate dalla collaborazione tra Mosca e Pyongyang.
Mosca accusa Washington
La reazione del Cremlino non si è fatta attendere. Mosca ha definito la mossa di Biden un atto che “continua a gettare benzina sul fuoco”, annunciando che prenderà “misure appropriate” per rispondere alla decisione americana. Il portavoce del Cremlino ha sottolineato che l’autorizzazione concessa a Kiev rappresenta un’ulteriore escalation del conflitto e ha avvertito delle potenziali conseguenze per la stabilità internazionale.
Un avvertimento alla Corea del Nord
L’azione statunitense sembra mirata a inviare un messaggio diretto a Pyongyang, che negli ultimi mesi ha intensificato la sua cooperazione con Mosca, incluse forniture di armi e, secondo alcune fonti, l’invio di personale militare. La regione di Kursk, già teatro di attività militari significative, rappresenta un nodo cruciale per gli spostamenti e le operazioni delle forze alleate russo-nordcoreane.
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