La Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha puntato il dito contro Stati Uniti e Israele, accusandoli di essere i principali responsabili di quanto accaduto in Siria negli ultimi anni. “Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele”, ha dichiarato durante un discorso a Teheran, come riportato dall’agenzia Mehr. Khamenei ha inoltre sottolineato il coinvolgimento di un Paese vicino alla Siria, il cui ruolo sarebbe evidente a tutti.
Raid Israeliani e Condanne Internazionali
Negli ultimi due giorni, Israele ha condotto 480 raid aerei con l’obiettivo dichiarato di smilitarizzare la Siria dopo la caduta del regime di Assad. Gli attacchi hanno colpito infrastrutture militari, inclusi caccia e navi della flotta siriana. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha giustificato l’operazione dichiarando: “Ho autorizzato a bombardare le armi siriane affinché non finiscano nelle mani dei jihadisti”.
Le incursioni hanno suscitato una dura reazione da parte di Iran e Turchia, che hanno definito gli attacchi come “illegali”. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto una telefonata con la premier italiana Giorgia Meloni, durante la quale ha definito l’operazione israeliana un’aggressione e ha ribadito la necessità di preservare l’integrità territoriale della Siria e combattere il terrorismo.
Riunione Straordinaria del G7
In risposta alla crisi, la Casa Bianca ha annunciato una riunione straordinaria del G7, che si terrà venerdì sotto la presidenza dell’Italia. La comunità internazionale è chiamata a discutere della situazione siriana e delle implicazioni per la stabilità regionale e globale.
Scoperte Macabre e Caccia ai Responsabili
Nel frattempo, emergono nuovi dettagli agghiaccianti. Dall’obitorio di un ospedale di Damasco sono stati riportati 40 corpi con segni di tortura, tra cui quello di Mazen al-Hamada, noto attivista siriano. La scoperta ha riacceso l’attenzione sulla necessità di perseguire i responsabili dei crimini del regime di Assad, mentre si intensificano le indagini sui cosiddetti “macellai del regime”.
Cambiamenti Politici in Siria
Sul fronte politico, si registra l’insediamento del nuovo premier siriano, Bashir, che ha promesso un cambio radicale: “Il mio governo scioglierà i servizi di sicurezza”, ha annunciato, segnando una possibile svolta nel Paese devastato dalla guerra civile.
Ue e Questione Rifugiati
Nel frattempo, l’Unione Europea si trova divisa sulla gestione dei rifugiati siriani. Bruxelles ha deciso di lasciare ai singoli Stati membri la libertà di decidere sulle politiche di accoglienza, accentuando la spaccatura tra i 27.
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