SEUL – In un evento storico per la politica sudcoreana, l’Assemblea nazionale di Seul ha approvato una mozione di impeachment contro il presidente Yoon Suk-yeol, mettendolo ufficialmente in stato d’accusa. La decisione arriva a seguito del controverso tentativo fallito di imporre la legge marziale il 3 dicembre scorso, revocata dopo appena sei ore per la bocciatura parlamentare.
La mozione, promossa dalle opposizioni, ha avuto successo al secondo tentativo dopo l’impasse della scorsa settimana. Su 300 deputati, ben 204 hanno votato a favore dell’impeachment, superando il quorum richiesto di due terzi (200 voti). A votare contro sono stati 85 parlamentari, mentre tre si sono astenuti e otto voti sono stati annullati.
Il ruolo decisivo del partito di governo
Un elemento cruciale che ha consentito l’approvazione della mozione è stata la partecipazione dei 108 deputati del People Power Party, il partito al governo guidato dallo stesso Yoon Suk-yeol. Diversi membri della sua formazione politica hanno deciso di votare a favore dell’impeachment, riflettendo una spaccatura interna al partito e consentendo il raggiungimento del quorum necessario.
Le accuse contro Yoon Suk-yeol
Il presidente è indagato per gravi reati, tra cui insurrezione e tradimento, legati al suo tentativo di imporre la legge marziale. Questo episodio ha innescato una crisi politica senza precedenti, alimentando le tensioni tra governo e opposizioni e sollevando dubbi sull’idoneità del presidente a proseguire nel suo mandato.
La reazione di Yoon Suk-yeol
In un discorso trasmesso in diretta televisiva, Yoon Suk-yeol ha accettato l’esito della mozione dichiarando che si “farà da parte”. Tuttavia, ha esortato le forze politiche a porre fine a quella che ha definito la “politica di eccessi e di scontro”, sottolineando la necessità di un approccio più costruttivo per il futuro del paese.
“Malgrado ora debba farmi da parte per un po’, il viaggio verso il futuro non deve mai fermarsi”, ha detto il presidente, in un messaggio che ha lasciato intendere la possibilità di un suo ritorno sulla scena politica.
Le reazioni popolari
Nel frattempo, le strade intorno al parlamento a Seul si sono riempite di decine di migliaia di manifestanti in festa, che hanno accolto l’approvazione della mozione come una vittoria della democrazia e della trasparenza. Cartelli, bandiere e cori hanno riempito l’aria, esprimendo il sollievo di una parte della popolazione dopo settimane di tensione politica.
Gli scenari futuri
Con l’approvazione dell’impeachment, Yoon Suk-yeol è ora formalmente sospeso dalle sue funzioni. La Corte costituzionale avrà 180 giorni di tempo per esaminare le accuse e decidere se confermare la sua destituzione definitiva o reintegrarlo nel ruolo. Nel frattempo, le sue funzioni saranno assunte dal primo ministro, in un momento di grande incertezza per la politica sudcoreana.
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