(Shutterstock) La notte scorsa, le forze russe hanno lanciato un attacco aereo sull’Ucraina utilizzando 49 droni, di cui 27 sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev. Secondo quanto riportato dall’Aeronautica militare ucraina su Telegram, altri 19 droni non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi. Gli intercettamenti dei velivoli senza pilota hanno avuto luogo in diverse regioni ucraine, tra cui Chernihiv, Sumy, Cherkasy, Khmelnytsky, Kharkiv e Dnipro. L’Aeronautica ha anche precisato che tre droni sono ancora in volo nello spazio aereo del Paese, segnando un persistente rischio di attacchi nei prossimi giorni.
Nel frattempo, sul fronte diplomatico, Kaja Kallas, alto rappresentante dell’Unione Europea, ha annunciato che oggi sarà approvato il “15esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia”. L’UE continua a esercitare pressioni economiche su Mosca in risposta alle sue azioni in Ucraina, cercando di isolare ulteriormente il paese nel panorama internazionale.
Riguardo alla possibilità di inviare truppe europee in Ucraina, Kallas ha sottolineato che, al momento, la priorità deve essere la pace. “Prima serve la pace per mandare i peacekeeper, e la Russia non ha cambiato i suoi obiettivi, quindi non possiamo discuterne ora”, ha dichiarato. Questa posizione evidenzia la difficoltà di trovare una soluzione diplomatica al conflitto, mentre l’Ucraina continua a difendersi dagli attacchi russi.
L’intensificarsi degli scontri e le sanzioni internazionali sono segnali di una guerra che non accenna a placarsi, mentre la comunità internazionale si interroga su come possa evolversi il conflitto e quale possa essere il ruolo futuro dell’Europa nel supporto all’Ucraina.
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