Bruxelles/Mosca, 19 dicembre 2024 – Al termine dell’incontro con i leader dell’Unione Europea, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato importanti dichiarazioni sulla situazione del conflitto in Ucraina, sottolineando le difficoltà legate alle garanzie di sicurezza per il suo Paese. Zelensky ha infatti affermato che “le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l’Ucraina”, precisando che, per il suo Paese, “la vera garanzia, ora o nel futuro, è la NATO”. Il presidente ucraino ha aggiunto che l’alleanza atlantica dipende dalle decisioni che verranno prese da Europa e Stati Uniti.
“Abbiamo bisogno di garanzie forti e dirette, e la NATO rappresenta l’unico strumento che possiamo considerare davvero efficace”, ha dichiarato Zelensky, ribadendo la necessità di rafforzare il legame tra l’Ucraina e l’Occidente, soprattutto nell’ambito della difesa collettiva.
Sulle prospettive di un cessate il fuoco, il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che “bisogna lavorare per un cessate il fuoco che tuteli l’integrità dell’Ucraina”, ma ha definito “un periodo ipotetico” l’eventualità di inviare truppe di peacekeeping internazionali nel conflitto. La questione, ha aggiunto, è ancora lontana dalla risoluzione, e una soluzione duratura dipende dalla disponibilità di entrambe le parti a trovare un compromesso.
Nel frattempo, dalla Russia arriva una dichiarazione importante da parte di Vladimir Putin. Il presidente russo, durante la sua conferenza stampa di fine anno, ha affermato che la situazione in Ucraina sta cambiando “drasticamente” e che la Russia si avvicina al raggiungimento dei suoi “obiettivi prioritari”. La dichiarazione di Putin segna un ulteriore passo nelle dichiarazioni ufficiali di Mosca, che continua a esprimere fiducia nel raggiungimento dei propri scopi, pur tra le crescenti difficoltà del conflitto.
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