(Drop of Light/Shutterstock) KIEV – Un attacco missilistico russo ha colpito questa mattina la capitale ucraina, causando almeno un morto e due feriti, secondo i primi bilanci forniti dal capo dell’amministrazione regionale di Kiev, Serhyi Popko, e dal sindaco della città, Vitaly Klitschko.
Dettagli dell’attacco
I missili balistici russi Kinzhal e Iskander sono stati impiegati nel raid, che ha provocato un’estesa caduta di detriti, incendiato edifici e automobili, e lasciato una scia di distruzione nel cuore di Kiev. Le due persone ferite sono state ricoverate in ospedale, mentre le squadre di soccorso lavorano per contenere gli incendi e mettere in sicurezza l’area colpita.
La risposta di Mosca
Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che l’attacco è una “risposta” a un presunto bombardamento delle forze ucraine, che avrebbero utilizzato missili Atacms americani e Storm Shadow britannici per colpire la regione russa di Rostov sul Don.
Le reazioni politiche
In un clima già teso, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di essere pronto a incontrare l’ex presidente americano Donald Trump “in qualsiasi momento” e ha aperto alla possibilità di negoziati con un leader ucraino “legittimo e regolarmente eletto”. Tuttavia, Putin ha sottolineato che i negoziati non dovranno mirare a un semplice cessate il fuoco, ma a una “pace durevole con garanzie per la Federazione Russa e i suoi cittadini”.
A Bruxelles, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito duramente, definendo Putin “il nazista di oggi” e “un pazzo pericoloso”. Durante un vertice dei leader dell’Unione Europea, Zelensky ha rinnovato il suo appello per un sostegno continuo da parte dell’UE e della NATO. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha ribadito che “l’Ucraina deve prevalere”, promettendo risolutezza nel sostegno alla resistenza ucraina.
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha commentato con prudenza: “Sono ottimista, ma dobbiamo essere cauti.”
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