TEHERAN – Continuano le trattative internazionali per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta nel carcere di Evin, in Iran, dal 19 dicembre scorso. Alla 29enne non è stata ancora contestata alcuna accusa formale, e il caso si intreccia con un delicato scenario diplomatico che coinvolge Italia, Stati Uniti e Iran.
La posizione dell’Italia: tempi incerti, dialogo aperto
Il vicepremier Antonio Tajani, intervenuto su Rete 4, ha aggiornato sulla situazione, spiegando che la giustizia iraniana non ha ancora comunicato il motivo dell’arresto:
“La nostra ambasciatrice a Teheran ha incontrato il viceministro degli Esteri iraniano, che ha riferito che il capo d’imputazione non è ancora stato formulato. Quando lo sarà, verrà comunicato. Stiamo lavorando per riportarla a casa il prima possibile, ma i tempi non dipendono da noi”.
Tajani ha sottolineato che Sala è stata visitata in carcere dalla rappresentante diplomatica italiana e che le sue condizioni di salute sono buone. “È preoccupata, ma è una ragazza forte e determinata”, ha aggiunto.
Il contesto internazionale: il ruolo degli USA e lo scambio di detenuti
Gli Stati Uniti hanno chiesto a Teheran il rilascio immediato e incondizionato di Sala e di tutti i prigionieri detenuti come “leva politica”. L’arresto della giornalista sembra essere una risposta alla cattura di Mohammad Abedini Najafabadi, cittadino iraniano arrestato il 16 dicembre all’aeroporto di Malpensa su ordine della giustizia americana.
Le accuse contro Abedini includono cospirazione e supporto materiale al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, e gli Stati Uniti hanno già chiesto formalmente la sua estradizione per sottoporlo a processo. Nel frattempo, il suo avvocato presenterà oggi una richiesta per gli arresti domiciliari.
La strategia dello scambio triangolare
Una delle ipotesi vagliate per la liberazione di Sala è quella di un scambio triangolare: il rilascio di prigionieri iraniani detenuti in altri Paesi, da rimpatriare solo in cambio della liberazione della reporter italiana. Tuttavia, questa opzione è legata a complessi equilibri diplomatici e al ruolo chiave degli Stati Uniti, che non sembrano disposti a cedere sulle accuse contro Abedini.
La situazione attuale
Con le trattative in corso, i tempi per il rilascio di Cecilia Sala restano incerti. Le autorità italiane mantengono un dialogo aperto con Teheran, ma il caso è complicato dal contesto geopolitico e dalla durezza della posizione americana.
L’Italia continua a lavorare per riportare Sala a casa il prima possibile, mentre gli sviluppi legali e diplomatici nelle prossime settimane saranno determinanti per risolvere questa delicata vicenda internazionale.
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