(Shutterstock) Per la prima volta dall’insediamento del nuovo governo in Siria, i rappresentanti dell’Unione Europea hanno incontrato il nuovo capo siriano, al-Jolani, a Damasco. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il suo omologo francese Jean Barrot hanno avviato colloqui ufficiali, portando al leader siriano il messaggio dell’Europa, incentrato su richieste di garanzie e stabilità nella regione.
L’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri, Kaja Kallas, ha scritto su X (ex Twitter): “I due ministri degli Esteri portano alla Siria il messaggio dell’Europa che chiede garanzie.” La visita rappresenta un passo delicato e significativo, considerando le tensioni geopolitiche e la necessità di equilibri nella regione.
Israele e Hamas: nuovi negoziati in Qatar
Parallelamente, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato la ripresa dei negoziati indiretti con Hamas in Qatar, finalizzati al rilascio degli ostaggi israeliani. Katz ha incontrato i genitori di Liri Albag, uno degli ostaggi, informandoli sugli sforzi in corso e sulla partenza di una delegazione israeliana per i colloqui.
Questi negoziati rappresentano una possibilità di riduzione della tensione nella regione, pur rimanendo altamente complessi dato il contesto del conflitto in corso tra Israele e Gaza.
Raid su Gaza: aumenta il bilancio delle vittime
Intanto, la protezione civile palestinese ha comunicato che il bilancio delle vittime dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza è salito ad almeno 31 morti solo nella giornata di oggi.
Tra gli attacchi più devastanti, un raid su una casa a Gaza City ha causato la morte di 11 persone, tra cui 7 bambini e una donna. L’intensificazione dei raid alimenta un’escalation di violenza che continua a devastare la popolazione civile nella regione.
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