Un violento terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito una zona remota del Tibet, causando pesanti danni e un bilancio tragico. Il sisma ha provocato la morte di oltre 90 persone, mentre più di 130 sono rimaste ferite. Le scosse sono state avvertite anche in Nepal e nel Bihar, uno stato dell’India settentrionale, ma la zona più colpita è stata la contea di Dingri, nella regione autonoma del Tibet.
L’epicentro del terremoto
Il terremoto ha avuto il suo epicentro nella città di Xigaze, nella regione autonoma di Xizang (Tibet), a una profondità di 10 chilometri. Nonostante i terremoti siano comuni in questa area, il sisma odierno è stato il più potente registrato negli ultimi cinque anni in un raggio di 200 chilometri.
I danni
Numerosi edifici sono stati distrutti o hanno subito danni ingenti. Nella città di Kathmandu (Nepal) sono stati segnalati danni anche a numerosi edifici, in particolare nelle aree più vicine all’epicentro del terremoto. Le immagini delle rovine e dei soccorritori al lavoro hanno mostrato l’intensità della tragedia.
Le dichiarazioni delle autorità
Il presidente cinese Xi Jinping ha espresso le sue condoglianze e sottolineato l’importanza degli sforzi di ricerca e soccorso su vasta scala per permettere ai residenti colpiti di trovare un alloggio sicuro per l’inverno. Ha assicurato che le operazioni di recupero e soccorso continuano senza sosta.
Anche il Dalai Lama, leader spirituale del Tibet, ha espresso il suo dolore per le vittime, dichiarando di essere “profondamente rattristato” dall’accaduto. In un messaggio ufficiale ha inviato le sue preghiere a chi ha perso la vita e augurato una pronta guarigione ai feriti.
I soccorsi e le operazioni in corso
I soccorritori sono all’opera in diverse località, tra cui la municipalità di Changsuo, per cercare superstiti e prestare soccorso alle persone ferite. La situazione resta critica, con molte zone isolate e le difficoltà nel raggiungere i villaggi più remoti.
Le autorità locali stanno cercando di coordinare gli aiuti e mettere in sicurezza le persone che hanno perso la loro abitazione, con l’obiettivo di fornire un riparo per l’inverno.
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