Israele: possibile rilascio degli ostaggi già da domenica

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(Anas-Mohammed/Shutterstock) TEL AVIV, 16 GEN – “Soggetto all’approvazione del gabinetto e del governo, e all’entrata in vigore dell’accordo, il rilascio degli ostaggi potrebbe realizzarsi secondo il piano stabilito, con la possibilità che gli ostaggi vengano liberati già domenica”, ha dichiarato l’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

L’annuncio giunge mentre il governo israeliano affronta crescenti tensioni interne, con l’ultradestra che critica aspramente l’intesa raggiunta. Il ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, esponente di spicco della destra radicale, ha espresso forti riserve sull’accordo e si è detto pronto a lasciare l’esecutivo.

L’accordo e le sue implicazioni
L’intesa, che prevede il rilascio di ostaggi da parte delle forze nemiche di Israele, potrebbe rappresentare una svolta nelle relazioni diplomatiche nella regione. Tuttavia, l’opposizione di parte del governo riflette le divisioni profonde su come gestire le concessioni e garantire la sicurezza nazionale.

Scenari internazionali
Sul fronte europeo, la vicepresidente della Commissione europea Kaja Kallas ha incontrato oggi a Bruxelles il premier palestinese Mohammad Mustafa per discutere della situazione nella regione e delle prospettive di stabilizzazione.

Reazioni e prospettive
L’accordo rappresenta un banco di prova per Netanyahu, che deve bilanciare le richieste della comunità internazionale con le pressioni interne di una coalizione sempre più frammentata. La possibile liberazione degli ostaggi già domenica potrebbe contribuire ad allentare le tensioni, ma resta da vedere come l’esecutivo gestirà l’opposizione interna e le critiche dell’ultradestra.

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