(Anas-mohammed/Shutterstock) A partire da oggi, gli sfollati di Gaza potranno fare ritorno nel nord della Striscia. Il rientro sarà consentito a piedi, senza armi e senza controlli, oppure a bordo di veicoli attraverso il Corridoio Netzerim, ma solo dopo accurati controlli di sicurezza. Questa misura segna un ulteriore passo nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco.
Il secondo scambio di prigionieri
A metà giornata è previsto il secondo scambio di prigionieri concordato tra le parti. Hamas libererà quattro soldatesse israeliane, sequestrate il 7 ottobre, in cambio di 200 detenuti nelle carceri israeliane, tra cui alcuni classificati come pericolosi terroristi.
Israele ha accettato la lista dei prigionieri da rilasciare, pur esprimendo critiche: secondo il governo israeliano, avrebbero dovuto essere liberati prioritariamente i civili catturati durante il conflitto.
Le richieste di Netanyahu
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avanzato nuove richieste. Ha chiesto più tempo per il ritiro delle forze dal Libano e ha sollecitato l’UNRWA (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi) a lasciare Gerusalemme entro la fine del mese.
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