Il chatbot cinese DeepSeek continua a essere al centro di polemiche internazionali. Da un lato, i funzionari statunitensi valutano i rischi per la sicurezza nazionale, dall’altro, OpenAI – la società proprietaria di ChatGPT – ha accusato DeepSeek di aver utilizzato il proprio modello per sviluppare la propria intelligenza artificiale. Anche Microsoft starebbe conducendo un’indagine su un possibile furto di proprietà intellettuale.
Le accuse sono state rafforzate da David Sacks, consigliere speciale del presidente USA Donald Trump per l’IA e le criptovalute. In un’intervista a Fox News, Sacks ha parlato di “prove sostanziali” contro DeepSeek, facendo riferimento a una tecnica di apprendimento automatico chiamata distillazione, che permetterebbe a un modello di IA di “succhiare la conoscenza” da un altro modello.
Nel frattempo, dopo il suo lancio il 10 gennaio, DeepSeek ha rapidamente scalato il mercato tecnologico, superando il valore di aziende statunitensi già il 27 gennaio. Tuttavia, in Italia il chatbot è stato improvvisamente rimosso dagli store digitali di Apple e Google.
DeepSeek rimosso dagli store in Italia: interviene il Garante per la Privacy
L’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha inviato una richiesta ufficiale alle società Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, chiedendo chiarimenti su:
- Quali dati personali vengono raccolti e da quali fonti
- Le finalità e la base giuridica del trattamento dei dati
- L’eventuale conservazione su server in Cina
Il presidente del Garante, Pasquale Stanzione, ha dichiarato all’ANSA che DeepSeek ha 20 giorni di tempo per rispondere. Dopodiché, si aprirà un’istruttoria approfondita per verificare il rispetto delle norme italiane ed europee sulla protezione dei dati.
Tra i punti critici segnalati dall’Autorità:
- Il codice sorgente dell’app e le sue fonti
- L’eventuale presenza di bias nei modelli di IA
- Le misure di protezione per i minori
- Il rischio di interferenze nei diritti fondamentali, specialmente in occasione di elezioni
Non è ancora chiaro se la scomparsa di DeepSeek dagli store italiani sia una conseguenza diretta dell’intervento del Garante. Tuttavia, la questione resta aperta e potrebbe portare a ulteriori restrizioni per il chatbot cinese in Europa.
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