ROMA – Continua lo scontro tra governo e magistratura sul caso del carceriere libico Nijeem Osama Almasri, mentre l’Unione Europea richiama l’Italia al rispetto della Corte penale internazionale e dei mandati di arresto emessi dal Tribunale dell’Aja.
Chi è Osama Almasri
Almasri, il comandante della polizia giudiziaria libica e direttore del carcere di Mitiga, vicino Tripoli, è accusato di crimini di guerra dalla Corte penale internazionale. Secondo l’accusa, sotto il suo comando sarebbero state uccise 34 persone e sarebbe avvenuta la violenza su un minore all’interno della prigione.
Bongiorno a Palazzo Chigi, nessuna dichiarazione
Nel frattempo, la senatrice della Lega e avvocata del governo, Giulia Bongiorno, si è recata a Palazzo Chigi per un breve incontro. All’uscita, ha evitato di rispondere alle domande sulla vicenda, dichiarando solamente: “Non ho dichiarazioni da fare, quando dovrò farle le farò”. Bongiorno ha anche evitato di replicare alle critiche del Partito Democratico, che ritiene “inopportuno” il suo doppio ruolo di presidente della commissione Giustizia del Senato e avvocata difensore della premier e di altri membri del governo.
L’incontro Meloni-Mattarella
Fonti del Quirinale riferiscono che la premier Giorgia Meloni si è recata martedì dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per informarlo dell’iscrizione nel registro degli indagati di lei stessa, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Alfredo Mantovano. L’incontro è avvenuto nel pomeriggio, poche ore prima che Meloni annunciasse pubblicamente la notizia con un video diffuso sui social.
La vicenda continua ad alimentare tensioni sia sul piano interno che internazionale, mentre l’Europa osserva da vicino gli sviluppi giudiziari e politici legati al caso.
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