(Shutterstock) Le forze armate russe hanno ritirato i soldati nordcoreani che si erano uniti alle truppe russe nel conflitto in Ucraina, dopo aver subito gravi perdite. La notizia è stata confermata da funzionari ucraini e statunitensi, che hanno riferito al New York Times dell’accaduto. Tuttavia, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto con una dichiarazione che mette in dubbio l’affidabilità delle informazioni, accusando il giornale di diffondere opinioni e notizie distorte. “Ci sono molte opinioni sull’argomento, comprese quelle false e che distorcono la realtà”, ha dichiarato Peskov, come riportato dall’agenzia russa Interfax.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aggiornato il mondo sulla tragica situazione a Sumy, dove un attacco russo ha distrutto un edificio residenziale, causando la morte di nove persone. In un post su X (ex Twitter), Zelensky ha condannato l’azione russa, dichiarando che la Russia deve essere costretta alla pace. “La causa di questa guerra è lì, in Russia”, ha aggiunto il leader ucraino, sottolineando come Mosca stia cercando di “distruggere la vita di molte famiglie”. Zelensky ha quindi sollecitato una risposta internazionale al terrorismo russo, affermando che “ogni attacco di questo tipo richiede una risposta da parte del mondo: il terrorismo non può rimanere impunito”.
In una notte segnata da intensi attacchi aerei, le forze ucraine hanno abbattuto 59 droni kamikaze Shahed, di fabbricazione iraniana, su un totale di 102 droni lanciati dalle forze russe sul territorio ucraino. La notizia è stata annunciata dal comando dell’Aeronautica Militare di Kiev tramite Telegram, che ha specificato come non siano stati segnalati feriti o vittime in seguito agli attacchi. La lotta contro le forze russe continua, con l’Ucraina che si prepara a rispondere alle provocazioni di Mosca e a difendere le sue terre con ogni mezzo.
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