(instagram) WASHINGTON – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continua la sua battaglia sui dazi, annunciando che “presto” potrebbero essere introdotte nuove tariffe contro l’Unione Europea. Il tycoon ha inoltre dichiarato che nelle prossime ore discuterà della questione con Canada e Messico.
In un post sulla sua piattaforma Truth, Trump ha attaccato nuovamente il Wall Street Journal e gli hedge fund contrari alla sua politica protezionistica, affermando che “queste persone o entità sono controllate dalla Cina o da altre compagnie straniere e locali. Chiunque ami e abbia fiducia negli Stati Uniti è a favore delle tariffe”.
Mercati in crisi L’annuncio ha provocato turbolenze sui mercati finanziari. Le borse asiatiche hanno chiuso in forte ribasso, mentre quelle europee hanno registrato un avvio di giornata negativo. Il dollaro ha registrato un rialzo significativo, mentre il settore delle criptovalute è stato particolarmente colpito, con una perdita complessiva di circa 600 miliardi di dollari.
La reazione del Messico Dopo la decisione di Trump di imporre un dazio del 25% sulle importazioni dal Messico, il Ministero delle Finanze messicano ha convocato per oggi una teleconferenza con gli investitori alle 8 ora locale. Il ministro Rogelio Ramírez rilascerà una dichiarazione senza rispondere a domande, mentre eventuali chiarimenti saranno gestiti dall’ufficio relazioni con gli investitori.
Il ministro dell’Economia messicano, Marcelo Ebrard, ha risposto duramente alle dichiarazioni di Trump sui presunti legami del governo messicano con i cartelli della droga. “Accusare il Messico di essere alleato del narcotraffico è un insulto al nostro Paese e un pretesto per distrarre l’opinione pubblica statunitense dall’errore strategico di imporre tariffe doganali distruttive” ha scritto su X.
Ebrard ha inoltre ribadito la sua opposizione ai dazi imposti dagli Stati Uniti, citando l’ex segretario al Tesoro USA Lawrence Summers, secondo cui “le azioni contro Messico e Canada da parte dell’amministrazione Trump sono inspiegabili e pericolose”. Il Messico sta valutando contromisure, tra cui l’imposizione di dazi di ritorsione per mitigare l’impatto delle nuove tariffe americane sulle esportazioni messicane.
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