(anas-mohammed/Shutterstock) Israele ha confermato che continuerà a rispettare l’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza solo se Hamas rilascerà il sesto gruppo di ostaggi entro sabato, come previsto dagli accordi siglati a gennaio. La notizia è stata riportata dall’emittente Channel 12 al termine della riunione del gabinetto di sicurezza presieduta dal primo ministro Benyamin Netanyahu.
“La decisione che il governo ha approvato all’unanimità è questa: se Hamas non restituirà gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno, il cessate il fuoco terminerà e l’IDF riprenderà a combattere intensamente finché Hamas non sarà definitivamente sconfitto”, ha dichiarato Netanyahu.
Nel frattempo, anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito il suo ultimatum, chiedendo il rilascio di “tutti” gli ostaggi entro sabato. Già nella giornata di ieri aveva minacciato “l’inferno” in caso di mancato rispetto dell’impegno da parte di Hamas.
A seguito di queste dichiarazioni, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha posto le forze armate israeliane (IDF) in stato di massima allerta, preparandosi a qualsiasi possibile escalation a Gaza e lungo il confine. “Non torneremo alla realtà del 7 ottobre”, ha affermato il ministro Israel Katz, sottolineando la determinazione di Israele a prevenire nuove minacce.
Trump ha inoltre definito “terribile” l’ipotesi che Hamas possa rinviare la liberazione degli ostaggi e ha ribadito la sua posizione con parole dure: “Se non verranno rilasciati, sarà un vero inferno”.
La tensione rimane alta, con la comunità internazionale che osserva da vicino l’evolversi della situazione e gli sviluppi del cessate il fuoco.
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