L’Unione Europea ha deciso di inviare i suoi vertici a Kiev il 24 febbraio, in coincidenza con il terzo anniversario dell’inizio della guerra tra Ucraina e Russia. I leader europei intendono ribadire il loro sostegno al presidente Volodymyr Zelensky, sottolineando che la sua elezione è stata legittima, mentre Mosca non può essere considerata una democrazia.

Le richieste a Biden e il ruolo della Nato

Il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato il presidente statunitense Donald Trump a non mostrarsi “debole” nei confronti di Vladimir Putin. Nel frattempo, il Cremlino ha definito “inaccettabile” l’eventuale invio di truppe della Nato in Ucraina, mettendo in guardia su possibili conseguenze.

Visite e colloqui diplomatici

Il leader di Azione, Carlo Calenda, sarà in visita a Kiev da oggi fino a domenica per incontrare le autorità ucraine e ribadire il sostegno italiano. Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro canadese e presidente di turno del G7, Justin Trudeau. Durante il colloquio, Meloni ha affermato che la priorità per l’Italia è la stessa dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace.

Incontro tra Zelensky e l’inviato statunitense

Zelensky ha incontrato a Kiev Keith Kellogg, rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per l’Ucraina e la Russia. Dopo l’incontro, l’inviato ha annullato la conferenza stampa, ma Zelensky ha descritto l’incontro come “produttivo” e ha espresso gratitudine per il sostegno bipartisan ricevuto dagli Stati Uniti.

Possibile annuncio di Putin

Secondo fonti come Bild e Kyiv Independent, il presidente Putin potrebbe annunciare una presunta vittoria sull’Ucraina e la Nato proprio il 24 febbraio. Inoltre, si prevede che Putin tenga un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping per informarlo riguardo ai risultati dell’incontro tra Stati Uniti e Russia tenutosi a Riad.