Si sono chiuse alle 18 le urne in Germania per le elezioni federali, con un’affluenza altissima intorno all’84%. Le prime proiezioni della tv tedesca ARD vedono in testa l’Unione Cdu-Csu con il 29% dei voti, in netto aumento rispetto al 24,1% del 2021. Seguono l’ultradestra di AfD con il 19,6% (quasi raddoppiando il 10,4% precedente), i socialdemocratici dell’Spd al 16% (in forte calo dal 25,7%), i Verdi al 13,3% (dal 14,7%) e la Linke all’8,6% (dal 4,9%).
Incertezza sulla soglia di sbarramento
Secondo le proiezioni di ARD, i Liberali dell’FDP con il 4,9% e il partito BSW di Sahra Wagenknecht con il 4,7% rischiano di non entrare in Parlamento, non raggiungendo la soglia di sbarramento del 5%. Tuttavia, gli exit poll della tv ZDF danno entrambi i partiti al limite, con il 5% esatto, il che potrebbe cambiare significativamente la distribuzione dei seggi.
Coalizione ancora incerta
I numeri attuali rendono difficile la formazione di una Grosse Koalition tra Cdu-Csu e Spd, che non basterebbe da sola a ottenere la maggioranza nel Bundestag. Potrebbe quindi essere necessaria una coalizione a tre. Il fattore decisivo sarà proprio l’eventuale ingresso di FDP e BSW nel Parlamento: in caso contrario, i loro voti verrebbero ridistribuiti tra gli altri partiti, influenzando il quadro finale.
Per governare, sarà necessario superare la soglia dei 316 seggi sui 630 totali nel Bundestag. La Germania si avvia dunque verso giornate di trattative politiche intense per definire il futuro esecutivo.
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