Proteste di massa dopo lo scontro ferroviario in Grecia

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ISIDOROS KARDERINIS* – ATENE, Grecia–Sono trascorsi due anni dal tragico giorno della collisione ferroviaria del 28 febbraio 2023 nella valle di Tempe, vicino al villaggio di Evangelismos, situato nella prefettura di Larissa, a nord-est dell’omonima capitale, e che dista 129 chilometri dalla seconda città più grande della Grecia, Salonicco.

Il risultato di questo drammatico evento, spesso chiamato la “tragedia di Tempe” o il “crimine di Tempe”, è stato di 57 morti e almeno 85 feriti, 25 dei quali molto gravi. È l’incidente ferroviario più mortale mai verificatosi in Grecia. Nello specifico, un treno passeggeri della compagnia Hellenic Train, membro della società statale italiana Ferrovie dello Stato Italiane, diretto da Atene a Salonicco e con a bordo più di 350 passeggeri, si è scontrato frontalmente alle 23:21 di notte con un treno commerciale della stessa compagnia diretto da Salonicco a Thriasio Pedio, una pianura nella prefettura dell’Attica, a ovest di Atene. Il treno merci trasportava illegalmente, ovvero non dichiarato, un carico di sostanze chimiche infiammabili, 3,5 tonnellate. Questa è la conclusione a cui si è giunti dopo un’indagine commissionata dagli esperti affidabili dell’Università di Ghent in Belgio. I due treni si muovevano sulla stessa linea per 16 minuti prima della collisione mortale. La collisione ha fatto deragliare la maggior parte delle carrozze del treno passeggeri e, al momento della collisione, si è verificata una palla di fuoco e un incendio istantanei, che hanno bruciato completamente le due carrozze anteriori del treno passeggeri. La maggior parte delle vittime erano greche, ma tra i morti ci sono anche sei albanesi, un rumeno, un siriano e un cittadino bengalese.

Dopo l’incidente, proteste notturne e scontri con la polizia hanno avuto luogo in tutta la Grecia, mentre il 2 marzo 2023, i dipendenti delle ferrovie di Hellenic Train e della metropolitana di Atene hanno scioperato per protestare contro i pericoli associati all’incidente. Dopo due anni, la società greca è indignata per la gestione dell’incidente ferroviario da parte del governo. Secondo un sondaggio condotto dalla società di sondaggi Alco, per conto della stazione televisiva Alpha, il 72% dei cittadini intervistati ritiene che il governo stia cercando di insabbiare il problema. E quando dicono insabbiamento, intendono tutto ciò che è accaduto dopo la collisione del treno a Tempe. Ma cosa è successo da allora a oggi? Dal 1° al 6 marzo 2023, il governo ha rimosso il terreno dal sito della tragedia a una profondità adeguata, ha posizionato ghiaia di cava impregnata spessa e l’ha coperta con calcestruzzo di spessore sufficiente. Allo stesso tempo, ha mentito su ciò che trasportavano i vagoni del treno commerciale. E infine, il governo ha tentato di coprire i suoi ministri e dirigenti in modo che non venissero rivelate le loro responsabilità nella trasformazione del luogo e nella perdita di informazioni preziose, come il materiale biologico delle vittime, che avrebbero aiutato a risolvere il crimine.

Non dovrebbe esserci nessun altro caso al mondo in cui la scena di un crimine (e in effetti di uno su larga scala) non solo non venga indagata a fondo, ma venga rasa al suolo 24 ore dopo il crimine.

L’inchiesta giudiziaria, inoltre, per questa palese ostruzione delle indagini su questo tragico evento è iniziata con un anno di ritardo e solo dopo il clamore sociale causato dalla lotta inflessibile dei parenti delle vittime. E ci sarà un processo per l’incidente e la modifica del sito, che è caratteristicamente ritardato.

La compagnia ferroviaria ellenica, da parte sua, nei suoi successivi annunci sull’incidente ferroviario, sostiene che il treno commerciale non trasportava materiali infiammabili. Nel suo rapporto, che ha anche consegnato alle autorità, caratterizza l’esplosione e l’incendio come una sfortunata coincidenza!

Così, venerdì 28 febbraio 2025, in 365 città della Grecia e di altri paesi, si sono tenute magnifiche e toccanti manifestazioni per l’anniversario nero del secondo anno del tragico incidente di Tempe. Ad Atene, la manifestazione di protesta si è tenuta nella piazza centrale della città, Piazza Syntagma (prima foto), di fronte al Parlamento, dove un’enorme folla l’ha riempita fino all’inverosimile, così come tutte le strade circostanti. I cittadini, con la loro presenza dinamica, hanno espresso la loro richiesta di chiarimenti completi sulle circostanze in cui 57 persone hanno perso la vita nella fatidica notte del 28 febbraio 2023 e che venga fatta giustizia, il che significa assicurare alla giustizia tutti i responsabili di questa tragedia.

Dopo la conclusione dei discorsi programmati per la manifestazione ad Atene, si sono verificati degli incidenti. Uomini incappucciati che intendevano disperdere il raduno pacifico hanno lanciato molotov e pietre, ferendo almeno 5 persone.

*Isidoros Karderinis è un giornalista, corrispondente della stampa estera e autore. Facebook: Karderinis Isidoros

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