Le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che nel suo discorso alla nazione del 5 marzo ha definito la Russia una minaccia per la Francia e l’Europa, hanno scatenato la dura reazione del Cremlino. Macron ha annunciato di aver “deciso di aprire il dibattito strategico” sulla dissuasione nucleare e sulla protezione degli alleati europei, provocando un’ondata di critiche da Mosca.

La prima a rispondere è stata la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito il presidente francese “disconnesso dalla realtà”. Poi è stato il turno del ministro degli Esteri Serghei Lavrov, che ha paragonato Macron a Napoleone e Hitler, sostenendo che almeno loro dichiaravano apertamente la volontà di sconfiggere la Russia, mentre Macron “vuole la stessa cosa, ma dice che è necessario combattere la Russia affinché non sconfigga la Francia”.

Infine, è arrivato anche il commento del presidente Vladimir Putin, che ha ripreso le parole di Lavrov: “Ci sono ancora alcuni che non possono rimanere calmi, c’è gente che vuole tornare ai tempi di Napoleone, dimenticando come è finita”, ha dichiarato durante un incontro con il personale della fondazione Difensori della Patria. Poi ha lanciato un monito: “Tutti gli errori dei nostri nemici sono cominciati da qui, sottovalutare il carattere del popolo russo”.

Il Cremlino accusa Macron: “Vuole che la guerra continui”

Anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha espresso la sua posizione, accusando Macron di volere la “continuazione della guerra” in Ucraina. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novosti, Peskov ha parlato di una “retorica nucleare molto aggressiva”, sottolineando la “pretesa di leadership nucleare in Europa” del presidente francese.

Il Cremlino ha inoltre bocciato l’idea avanzata da Macron di schierare forze europee in Ucraina una volta firmata la pace, definendola “inaccettabile” e un’ulteriore prova della volontà di Parigi di alimentare il conflitto.

La tensione tra Mosca e Parigi continua a salire, con la Russia che vede nelle parole di Macron un’ulteriore escalation della crisi in Ucraina e un tentativo di rafforzare il ruolo della Francia nello scenario europeo.