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Israele taglia l’elettricità a Gaza mentre si avvicinano i negoziati a Doha

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(Anas-Mohammed/Shutterstock) Israele ha interrotto ieri le forniture di elettricità alla Striscia di Gaza, in un momento cruciale per i negoziati di Doha, dove si tenterà di sbloccare la seconda fase del cessate il fuoco. La decisione rischia di inasprire ulteriormente la tensione, mentre si prospettano colloqui complessi tra le parti coinvolte.

Alla mediazione parteciperà anche l’inviato del presidente USA Donald Trump, Steve Witkoff, insieme a una delegazione israeliana di alto livello. Tra i rappresentanti dello Stato ebraico figurano Gal Hirsch, responsabile del governo per la liberazione degli ostaggi, un alto funzionario dello Shin Bet identificato come “M” e il consigliere politico del primo ministro Benyamin Netanyahu, Ophir Falk.

I colloqui si preannunciano difficili, con Hamas che chiede garanzie sulla tregua e Israele che mantiene una posizione rigida sulle condizioni per la liberazione degli ostaggi. Il taglio dell’elettricità potrebbe essere una mossa per aumentare la pressione sul gruppo palestinese prima dell’inizio delle trattative.

Gli occhi del mondo restano puntati su Doha, nella speranza che i negoziati possano portare a un passo avanti verso la pace e il sollievo per la popolazione civile di Gaza.

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