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Guerra in Ucraina: attacchi russi su Kiev, Kharkiv e Sumy. Quattro siriani uccisi a Odessa

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(Sergiy Palamarchuk/Shutterstock)– La Russia ha lanciato una nuova offensiva contro l’Ucraina, colpendo con droni e missili diverse città, tra cui Kiev, Kharkiv e Sumy. Secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda, il presidente della regione di Odessa, Oleg Kiper, ha confermato su Telegram che un attacco missilistico sul porto ha provocato la morte di quattro cittadini siriani.

A Sumy, un raid russo ha causato una vittima, mentre a Kryvyi Rih un attacco missilistico ha ucciso un’altra persona. L’Aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che tra la notte scorsa e questa mattina la Russia ha sferrato un attacco con tre missili balistici Iskander-M e 133 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed.

Colloqui di Gedda: Kiev accetta la proposta di cessate il fuoco

Intanto, si registra una svolta diplomatica nei colloqui di Gedda. L’Ucraina ha accettato la proposta della delegazione americana di un cessate il fuoco di 30 giorni con Mosca. L’accordo è stato formalizzato in un comunicato congiunto, in cui gli Stati Uniti si impegnano a riprendere immediatamente gli aiuti militari all’Ucraina e a intensificare la condivisione dell’intelligence.

“Ora la palla è nel campo della Russia”, ha commentato il segretario di Stato USA, Rubio, mentre l’ex presidente Donald Trump ha dichiarato: “Speriamo che Putin sia d’accordo e di arrivare a un cessate il fuoco totale. Parlerò con il presidente russo in settimana”.

Mosca resta cauta: “La nostra posizione si decide all’interno della Russia”

La risposta del Cremlino non si è fatta attendere. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che la decisione di Mosca su un eventuale cessate il fuoco non dipende dai negoziati internazionali, ma viene presa all’interno della Federazione Russa. Tuttavia, il governo russo non esclude contatti con i rappresentanti statunitensi nei prossimi giorni.

Anche il governo italiano segue con attenzione gli sviluppi. La premier Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione per i progressi nei colloqui di Gedda, sottolineando che adesso la decisione spetta a Mosca.

L’attenzione internazionale rimane alta, con la speranza che questo primo passo diplomatico possa condurre a una soluzione più duratura del conflitto.

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