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USA, Trump reintroduce dazi su acciaio e alluminio: dura risposta dell’UE

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dazi doganali del 25% su acciaio e alluminio imposti dagli Stati Uniti sono ufficialmente entrati in vigore, segnando un nuovo capitolo nelle tensioni commerciali tra Washington e i suoi principali partner internazionali. Il presidente Donald Trump, già promotore di simili misure durante il suo primo mandato (2017-2021), ha ribadito che questa volta la tassa sarà applicata “senza eccezioni e senza esenzioni”, con l’obiettivo di proteggere l’industria americana dalla concorrenza straniera.

L’Unione Europea risponde: “Misure forti ma proporzionate”

La decisione americana ha provocato reazioni immediate da parte dell’Unione Europea, che ha annunciato contromisure economiche per un valore di 26 miliardi di euro, in risposta alle tariffe statunitensi da 28 miliardi di dollari.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha commentato con fermezza:

“Ci rammarichiamo profondamente di questa misura. Le tariffe sono tasse. Sono dannose per le aziende e ancora peggio per i consumatori. Queste tariffe interrompono le catene di approvvigionamento, portano incertezza all’economia e mettono a rischio posti di lavoro. I prezzi saliranno, sia in Europa che negli Stati Uniti. L’Unione Europea deve agire per proteggere i suoi consumatori e le sue imprese. Le contromisure che adottiamo oggi sono forti ma proporzionate.”

Misure in due fasi, ma porte aperte al dialogo

Von der Leyen ha poi spiegato che la risposta europea avverrà in due fasi:

  • Dal 1° aprile entreranno in vigore le prime contromisure.
  • Dal 13 aprile le misure saranno completamente operative.

Nonostante la fermezza dell’UE, Bruxelles mantiene aperta la porta al dialogo con Washington. La presidente della Commissione ha sottolineato la volontà di evitare ulteriori tensioni economiche in un momento di forte instabilità globale:

“Crediamo fermamente che in un mondo pieno di incertezze geopolitiche ed economiche, non sia nel nostro interesse comune gravare le nostre economie con tariffe. Siamo pronti a impegnarci in un dialogo significativo. Ho incaricato il Commissario per il commercio, Maros Sefcovic, di riprendere i suoi colloqui con gli Stati Uniti per esplorare soluzioni migliori.”

Mentre il confronto tra le due sponde dell’Atlantico si fa più teso, il rischio di una nuova guerra commerciale resta concreto, con possibili ripercussioni sui mercati e sulle industrie europee e americane.

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