(Drop of Light/Shutterstock) Nella notte, la Russia ha annunciato di aver intercettato e distrutto più di 130 droni lanciati dall’Ucraina. A riferirlo è il ministero della Difesa di Mosca, che parla di “132 droni ucraini abbattuti grazie ai sistemi di difesa aerea”. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, i droni sarebbero stati neutralizzati in gran parte nelle regioni di Saratov (54 velivoli) e Voronezh (40). Altri 22 droni sono stati abbattuti nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina.
Al momento, non sono state fornite ulteriori informazioni su eventuali danni o vittime civili causati dalla caduta dei droni intercettati.
Telefonata Zelensky-Trump: “Si può raggiungere la pace quest’anno”
Sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente statunitense Donald Trump. La telefonata, durata circa un’ora, è stata definita “franca” e “sostanziale” dallo stesso Zelensky, che si è detto soddisfatto dell’esito.
“Abbiamo concordato che Ucraina e Stati Uniti devono continuare a lavorare insieme per raggiungere una vera fine alla guerra. Crediamo che insieme all’America, al presidente Trump e sotto la guida americana, si possa arrivare a una pace duratura già quest’anno”, ha scritto Zelensky sul suo profilo X.
Il presidente americano ha confermato il clima positivo del colloquio, commentando: “Siamo sulla buona strada”.
Focus sul fronte e cooperazione militare
Durante la conversazione, i due leader hanno discusso anche degli sviluppi militari nella regione di Kursk e concordato di rafforzare la condivisione di informazioni tra i rispettivi stati maggiori della difesa, monitorando costantemente l’evolversi della situazione sul campo.
L’intensificarsi degli attacchi con droni da parte ucraina e le risposte russe sembrano confermare che il conflitto resta ancora acceso, mentre sul piano diplomatico Kiev cerca sponde internazionali per raggiungere una soluzione negoziata.
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