(ImageBank4u/Shutterstock) GERUSALEMME – La fragile tregua nella Striscia di Gaza è ormai un lontano ricordo. La nuova e massiccia offensiva lanciata dall’esercito israeliano ha riacceso le tensioni in tutta la regione, provocando una dura risposta da parte di Hamas e degli Houthi. Nella serata di ieri, per la prima volta dopo due mesi, le sirene d’allarme antiaereo sono risuonate prima a Tel Aviv e poi a Gerusalemme, in seguito al lancio di missili e razzi contro le due città.
Secondo quanto riferito dalle autorità israeliane, i sistemi di difesa Iron Dome sono stati attivati per intercettare i proiettili in arrivo, ma la popolazione è stata costretta a rifugiarsi nei bunker.
Intanto, la nuova campagna militare di Israele nella Striscia continua a mietere vittime. I dati diffusi dalla Protezione civile di Gaza parlano di oltre 500 morti da martedì, tra cui 190 bambini, a causa dei bombardamenti e degli scontri sul campo.
Le operazioni di terra dell’IDF (Israel Defense Forces) si sono estese ulteriormente, arrivando fino a Rafah, ai confini meridionali dell’enclave palestinese, zona già duramente colpita nei mesi scorsi.
Leave a Reply