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Ucraina, ipotesi di una forza di interposizione a quattro livelli: coinvolgimento Onu, contingenti volontari e garanzie Usa

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(Drop of Light/Shutterstock) Si fa strada un nuovo schema per garantire la sicurezza dell’Ucraina e stabilizzare il fragile equilibrio sul campo. Tra le ipotesi in discussione vi è il possibile coinvolgimento dei caschi blu dell’Onu all’interno di un più ampio meccanismo multilivello di peacekeeping, attualmente oggetto di studio da parte dei cosiddetti “volenterosi”. L’idea prevede la creazione di quattro livelli di interposizione, ciascuno con ruoli e responsabilità differenti.

In base all’ipotesi sul tavolo, i caschi blu, provenienti esclusivamente da Paesi non europei, verrebbero dispiegati nella zona demilitarizzata, con il compito di monitorare il rispetto di una eventuale tregua tra le parti. A seguire, il secondo anello di sicurezza sarebbe rappresentato dalle stesse forze armate ucraine, deputate alla difesa interna del Paese. Il terzo livello vedrebbe la presenza di un contingente internazionale di Stati “volenterosi”, posizionato strategicamente lungo il confine occidentale ucraino. Infine, a fare da garanzia finale vi sarebbe un backstop statunitense, pronto a intervenire in caso di violazioni o nuove minacce da parte russa.

A confermare l’esistenza di una traccia di intesa è stato lo stesso Donald Trump, che dalla Casa Bianca ha dichiarato: “Le linee guida principali dell’accordo sull’Ucraina sono state stabilite, dopo i miei colloqui con Putin e Zelensky”.

Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è mostrato cauto sull’efficacia dell’eventuale coinvolgimento Onu. Durante una conferenza stampa con il presidente ceco Petr Pavel, riportata da Rbc Ukraina, Zelensky ha dichiarato: “Con tutto il rispetto, l’Onu non ci proteggerebbe dall’invasione o dal desiderio di Putin di tornare. Non vediamo l’Onu come un’alternativa a un contingente o a garanzie di sicurezza”.

Sul fronte diplomatico, si prospetta una settimana intensa: Zelensky ha annunciato che le delegazioni di Ucraina e Stati Uniti si incontreranno lunedì prossimo in Arabia Saudita. Una giornata cruciale, visto che sempre lunedì, come anticipato dal consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, i sauditi ospiteranno anche un nuovo round di colloqui tra russi e americani.

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