Il missile a lungo raggio “Long-Neptune” sarebbe stato già utilizzato contro “un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”. A rivelarlo è stato il ministro ucraino delle Industrie Strategiche, Herman Smetanin, in un’intervista rilasciata al giornale norvegese Nettavisen.
Accordo USA-Russia sul Mar Nero: ancora incertezze
L’accordo annunciato dagli Stati Uniti per fermare gli attacchi nel Mar Nero potrebbe entrare in vigore solo dopo la revoca delle restrizioni sulle esportazioni agricole russe. Lo ha precisato il Cremlino in una nota ufficiale, spiegando che la Russia vuole che “il mercato dei cereali e quello dei fertilizzanti siano prevedibili”, evitando così tentativi di estromettere Mosca da questi settori. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha sottolineato in un’intervista alla tv di Stato russa che si tratta di un elemento fondamentale per la stabilità economica del Paese.
Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’accordo mediato da Washington “un passo nella giusta direzione”, pur ammettendo che “è troppo presto per dire che funzionerà”. Ha comunque riconosciuto che gli incontri e le decisioni prese sono stati “giusti”.
Misure per il divieto di attacchi agli impianti energetici
Secondo il Cremlino, Russia e Stati Uniti “hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi presidenziali sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025”. Tuttavia, il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha chiarito che i colloqui tra USA e Russia, svoltisi a Riad, erano di natura tecnica e che “il loro contenuto non sarà reso pubblico”. Peskov ha inoltre specificato che “non c’è ancora nessun accordo specifico”.
Come riportato da una nota della Casa Bianca, gli esperti dei gruppi di lavoro USA-Russia hanno trovato un punto di convergenza a Riad, concordando sugli stessi principi condivisi anche tra Washington e Kiev.
Ucraina e Stati Uniti: consultazioni in Arabia Saudita
I colloqui tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita si sono conclusi, come confermato da una fonte della delegazione di Kiev. L’Ucraina ha chiesto ulteriori “consultazioni” per definire i dettagli dell’accordo con la Russia sul cessate il fuoco parziale nel Mar Nero, annunciato dagli Stati Uniti.
Inoltre, i funzionari ucraini e statunitensi hanno concordato sulla possibilità di coinvolgere “terze parti”, come la Turchia, per supervisionare determinati aspetti della tregua tra Russia e Ucraina. Zelensky ha sottolineato l’importanza di questo ruolo, ribadendo la necessità di un monitoraggio internazionale per garantire l’attuazione effettiva dell’accordo.
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