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Marine Le Pen e altri otto eurodeputati colpevoli di appropriazione indebita: richiesta di 5 anni di condanna

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PARIGI – Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN), e otto eurodeputati sono stati riconosciuti colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici nell’ambito dello scandalo legato agli assistenti del partito al Parlamento europeo di Strasburgo. L’accusa ha richiesto una condanna complessiva di 5 anni, di cui 3 con la condizionale, accompagnata dall’ineleggibilità immediata per tutti i coinvolti, senza attendere i successivi gradi di giudizio.

Il caso ha suscitato grande attenzione, dato il coinvolgimento di uno dei principali leader politici francesi. Marine Le Pen, 56 anni, ha mostrato una certa tranquillità, dichiarando di “non credere” che i giudici “sarebbero arrivati a tanto”, ritenendo che una simile decisione sarebbe stata “antidemocratica”. La sua difesa ha sempre cercato di minimizzare le accuse, ma il tribunale ha ritenuto sufficiente la prova di una gestione irregolare dei fondi europei destinati agli assistenti parlamentari.

In aula, Le Pen è apparsa seduta in prima fila, vestita di blu, al fianco del suo ex compagno e vicepresidente del partito, Louis Aliot. La pronuncia delle sentenze, che ha attirato l’attenzione di numerosi giornalisti e cittadini, ha richiesto circa due ore di lettura, con la presidente del tribunale che ha avvertito che sarebbe stato un processo lungo. “Da parte del tribunale non c’è volontà di mantenere la suspense, ma faremo come sempre, fornendo un certo numero di spiegazioni sulle decisioni prese”, ha precisato la presidente della corte prima di aprire l’udienza.

L’ulteriore evoluzione del processo e le eventuali sentenze d’appello potrebbero influire non solo sulla carriera di Le Pen e degli altri imputati, ma anche sul futuro politico del Rassemblement National in un periodo cruciale per la politica francese ed europea.

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