(Anas-Mohammed/Shutterstock) Secondo quanto riportato da Al Jazeera, caccia israeliani avrebbero bombardato una moschea nel centro di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Il raid si inserisce in un contesto di tensione crescente e continui bombardamenti che da mesi colpiscono il territorio palestinese.

Nel frattempo, l’agenzia di stampa palestinese Quds News Network riferisce che nove persone, tra cui un bambino, sono rimaste uccise in due attacchi condotti dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) in diverse zone della Striscia di Gaza.

L’IDF ha intanto diffuso i risultati preliminari dell’indagine interna sull’uccisione di 15 soccorritori avvenuta due settimane fa a Rafah, nel sud della Striscia. Secondo il rapporto, i soldati avrebbero aperto il fuoco su un convoglio di ambulanze ritenendolo una “minaccia”. Tuttavia, l’esercito ha ammesso che la dichiarazione iniziale, secondo cui i mezzi avevano le luci spente, era errata e basata esclusivamente sulle testimonianze dei militari coinvolti.

Nel frattempo, Hamas ha diffuso un nuovo video in cui compaiono due ostaggi ancora detenuti a Gaza, a 547 giorni dal loro rapimento.

Sul fronte internazionale, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha pubblicato un video che mostra un raid aereo statunitense nello Yemen in cui, secondo le immagini, vengono uccisi decine di combattenti Houthi. A corredo del filmato, Trump ha commentato ironicamente: “Oops, non ci saranno più attacchi da parte loro”.

L’escalation militare e la diffusione di contenuti video da parte di attori statali e non statali aumentano la tensione in un Medio Oriente già segnato da un conflitto protratto e da una crisi umanitaria senza precedenti.