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Trump stringe la morsa sui dazi: Cina convoca vertice d’emergenza, Meloni vola da Trump

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Washington/Pechino/Roma – Gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, hanno imposto una nuova ondata di tariffe doganali che colpiscono decine di partner commerciali, con un focus particolare sulla Cina. I nuovi “dazi reciproci”, che sostituiscono le aliquote base entrate in vigore sabato, sono calibrati su circa 60 economie e variano dall’11% al 50%. La rappresaglia diretta contro Pechino porterà l’aliquota a un sorprendente 104%.

Cina in stato di allerta

Secondo quanto riporta Reuters, la Cina ha convocato un vertice d’emergenza, possibilmente già oggi, per definire contromisure volte a rilanciare l’economia e stabilizzare i mercati finanziari, in un contesto di crescente tensione nella guerra commerciale con gli Stati Uniti. Gli economisti temono che questa escalation possa portare a una significativa frenata della crescita cinese nel 2025, potenzialmente attestandosi all’1-2% del PIL.

Borse asiatiche in calo, Hong Kong in controtendenza

Le Borse asiatiche hanno reagito negativamente alla notizia, con Tokyo che ha chiuso la seduta in forte ribasso. Anche i mercati europei hanno aperto la giornata in territorio negativo. Tuttavia, la Borsa di Hong Kong ha mostrato una sorprendente resilienza, chiudendo in rialzo dello 0,68% grazie a un rally finale. Anche Shanghai e Shenzhen hanno registrato guadagni, rispettivamente dell’1,31% e dell’1,77%.

Meloni pronta al dialogo con Trump

La premier Giorgia Meloni, che ieri ha incontrato la task force ministeriale sui dazi, sta valutando possibili aiuti alle imprese italiane qualora si rendessero necessari. Nel frattempo, cerca un canale di dialogo diretto con Washington: è previsto un suo viaggio negli Stati Uniti per incontrare Donald Trump il 17 aprile. L’obiettivo è comprendere appieno la portata delle nuove tariffe e cercare soluzioni che tutelino gli interessi dell’economia italiana.

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