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Attacco israeliano a Gaza: 10 morti, tra cui sette bambini e operatori soccorso presi di mira

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(Anas-Mohammed/Shutterstock) GAZA – La Protezione Civile di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha confermato che almeno 10 persone, tra cui sette bambini, sono state uccise in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza. Le vittime, secondo quanto riportato, sono state travolte da un bombardamento che ha colpito diverse aree densamente popolate.

Un’analisi dei filmati amatoriali, condotta da BBC Verify, ha rivelato che le truppe israeliane hanno sparato più di 100 colpi durante l’incidente, uccidendo almeno 15 operatori di soccorso palestinesi. Alcuni dei colpi sono stati sparati a distanza estremamente ravvicinata, con alcuni spari provenienti da una distanza di soli 12 metri. Questa conferma supporta le dichiarazioni della Mezzaluna Rossa palestinese, che ha accusato l’esercito israeliano di aver preso di mira gli operatori sanitari deliberatamente, durante le operazioni di soccorso.

Il governo israeliano non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito a questo episodio, ma è stato confermato che gli attacchi fanno parte di una ripresa della strategia militare israeliana, che ha visto un’intensificazione dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza dopo due mesi di tregua.

In una riunione governativa, Donald Trump ha confermato che le forze israeliane sono prossime alla liberazione degli ostaggi nella regione. Nel frattempo, la situazione a Gaza continua a deteriorarsi. Israele ha esteso la zona cuscinetto al confine con l’Egitto, assorbendo l’intera città di Rafah, un’area che rappresenta circa il 20% della Striscia di Gaza.

Nel frattempo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha accusato Israele di trasformare Gaza in un vero e proprio “campo di sterminio”, definendo le azioni israeliane come una violazione delle leggi internazionali.

Le vittime e le operazioni di soccorso continuano a sollevare preoccupazioni internazionali, con la comunità globale che chiama a una cessazione immediata delle ostilità e al ripristino della pace nella regione.

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