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Guerra dei dazi, Trump alza il tiro contro la Cina: tariffe totali al 145% – Pechino risponde, Ue frena

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Continua a salire la tensione sul fronte commerciale globale. La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina si intensifica: secondo fonti della Casa Bianca citate dalla Cnbc, le nuove tariffe annunciate dal presidente Donald Trump porteranno il totale complessivo al 145%, considerando anche il 20% di dazi già imposti in precedenza sulle sostanze legate al fentanyl.

L’annuncio del 125% di tariffe reciproche rappresenta un nuovo capitolo nella strategia protezionista americana. Immediata la reazione di Pechino, che ha deciso di aumentare i propri controdazi sulle importazioni di beni statunitensi dall’84% al 125%. Le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile, innescando una nuova fase di incertezza per l’economia globale.

L’Europa prende tempo: stop ai dazi per tre mesi

Nel frattempo, la Commissione Europea ha deciso di sospendere per tre mesi l’applicazione dei contro-dazi sulle merci americane, nella speranza di favorire un clima più disteso e cercare una soluzione negoziale. Tuttavia, la presidente Ursula von der Leyen ha messo in chiaro che Bruxelles è pronta a colpire le Big Tech americane se non si troverà un accordo.

Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, sarà domenica a Washington per un nuovo round negoziale con l’amministrazione statunitense, con l’obiettivo di scongiurare una spirale di ritorsioni economiche.

Mercati in altalena, euro in volo

La situazione ha avuto effetti immediati anche sui mercati. Le borse europee hanno aperto bene, ma successivamente hanno rallentato, con Piazza Affari in territorio negativo. Al contrario, l’euro è salito ai massimi dal 2022, mentre il dollaro è in caduta libera, penalizzato dall’instabilità commerciale e dalle incertezze sulle politiche economiche americane.

La guerra dei dazi rischia così di trasformarsi in una vera e propria crisi economica internazionale, mentre gli attori globali si preparano a nuove mosse in una partita sempre più complessa.

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