Washington/Bruxelles/Roma – La guerra commerciale scatenata da Donald Trump continua a generare tensioni e incertezze. Il presidente degli Stati Uniti ha respinto la proposta dell’Unione Europea di sospendere le tariffe reciproche sui beni industriali, comprese le automobili, alimentando il timore di un’escalation delle misure protezionistiche.
Inoltre, l’amministrazione Trump ha annunciato di essere al lavoro su una valutazione dei minerali essenziali, lasciando intendere la possibilità di nuove tariffe in questo settore strategico. Secondo il Wall Street Journal, l’obiettivo degli Stati Uniti sarebbe quello di utilizzare le trattative sui dazi come leva per spingere i partner commerciali a limitare i loro rapporti con la Cina.
“Con i dazi stiamo incassando centinaia di miliardi di dollari dopo molti decenni in cui siamo stati derubati. È il momento di non permetterlo più”, ha dichiarato Trump a Fox Noticias. Su Truth Social, il tycoon ha aggiunto: “Con i dazi inflazione in calo, promessa mantenuta”.
Le dichiarazioni di Trump hanno scatenato la reazione del suo predecessore, Joe Biden, che ha accusato la nuova amministrazione di aver causato “tanti danni e tanta distruzione” in soli 100 giorni.
In questo contesto di crescente tensione, la premier italiana Giorgia Meloni è in partenza per Washington, dove giovedì incontrerà Trump. “Faremo del nostro meglio, sono consapevole di quello che rappresento e di quello che sto difendendo”, ha dichiarato Meloni, sottolineando la delicatezza del confronto.
Le nuove mosse di Trump hanno avuto un impatto immediato sui mercati finanziari. Le Borse europee hanno aperto in calo (Milano -0,76%, Parigi -0,8%, Francoforte -0,64%, Londra -0,19%) e hanno proseguito la seduta in territorio negativo. Anche le principali Borse asiatiche e del Pacifico hanno chiuso in rosso, con Tokyo in testa alle perdite (-1,01%). Le Borse cinesi hanno registrato andamenti contrastati (Shanghai +0,26%, Shenzhen -1,10%). I future di Wall Street segnalano un’apertura negativa.
La situazione rimane fluida e carica di incertezze, con il rischio di un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali che potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia globale.
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