Riapre la camera ardente per il Pontefice: l’ultimo saluto a Papa Francesco

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Roma si raccoglie in un commosso abbraccio attorno a Papa Francesco. La camera ardente nella Basilica di San Pietro ha riaperto oggi alle 7 del mattino, dopo una breve chiusura notturna di appena un’ora e mezza. Una folla silenziosa e devota continua a scorrere senza sosta per rendere omaggio al Pontefice scomparso il 21 aprile all’età di 88 anni.

Ieri, più di 100mila persone hanno affollato piazza San Pietro per l’ultimo saluto al Papa venuto “dalla fine del mondo”. In oltre 20mila hanno affrontato lunghe ore in fila per poter accedere alla Basilica, la cui apertura è stata prorogata ben oltre la mezzanotte. Il flusso di pellegrini e fedeli proseguirà fino a domani alle ore 19, quando la bara verrà definitivamente chiusa in vista delle esequie solenni di sabato 26 aprile.

Un addio che segna la storia

L’evento si preannuncia come un momento storico. Per l’ultimo saluto a Francesco, Roma si prepara ad accogliere 170 delegazioni internazionali, tra cui capi di Stato e di governo. “È un appuntamento con la storia – ha dichiarato il questore di Roma, Roberto Massucci – e la macchina della sicurezza è imponente”. Il trasferimento del feretro verso la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove il Papa troverà la sua ultima dimora, sarà seguito da tutto il mondo e avverrà lungo un percorso studiato per permettere alla cittadinanza di assistere al passaggio.

L’ipotesi attualmente al vaglio prevede il corteo attraversare il cuore della città eterna: da piazza San Pietro lungo Corso Vittorio Emanuele, piazza Venezia, i Fori Imperiali e infine via Merulana fino a Santa Maria Maggiore. Il tragitto definitivo verrà ufficializzato nelle prossime ore, in collaborazione con la Gendarmeria vaticana e le istituzioni italiane.

Verso il Conclave

Intanto, si aprono le riflessioni sul futuro della Chiesa. I cardinali con diritto di voto sono attualmente 135, ma tra pochi giorni potrebbero diventare 134: il cardinale spagnolo Carlos Osoro Sierra compirà infatti 80 anni il 16 maggio, perdendo così il diritto di partecipare al Conclave. Tra le mura vaticane già si fanno i nomi dei possibili successori di Papa Francesco, in un clima di riservatezza ma anche di fervente attesa.

Un Papa vicino agli ultimi

Continuano a emergere storie che raccontano la profonda umanità di Jorge Mario Bergoglio. Monsignor Benoni Ambarus ha ricordato con emozione come il Papa gli abbia donato personalmente 200mila euro per aiutare i detenuti in un progetto di reinserimento lavorativo: “Mi ha detto: ‘Ho finito quasi tutti i soldi ma ho ancora qualcosa sul mio conto’. Era così, sempre attento agli ultimi”.

Politica divisa sull’omaggio

Non mancano le polemiche nel mondo politico. In Parlamento, il ricordo del Papa ha diviso gli animi: discorsi toccanti, come quello di Matteo Renzi che ha citato De André, si sono alternati a interventi più critici, come quello di Elly Schlein e Giuseppe Conte, che hanno accusato parte della classe dirigente di ipocrisia nei confronti dell’eredità morale del Pontefice.

Sabato Roma sarà il cuore del mondo, il teatro di un addio che unirà fedeli e leader, umili e potenti, nel ricordo di un Papa che ha segnato un’epoca.

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