(Sergiy Palamarchuk/Shutterstock) La posizione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sulla Crimea è stata definita “pienamente coerente” con quella russa, secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riportato dall’agenzia Interfax. Le dichiarazioni di Trump, che ha affermato che Kiev ha perso ormai da tempo il controllo sulla penisola della Crimea, sono state accolte con favore da Mosca, alimentando il dibattito internazionale sulla controversa situazione geopolitica.
Nel frattempo, la situazione in Ucraina continua a deteriorarsi con il persistere dei bombardamenti russi. L’ultimo attacco su Kiev, avvenuto la scorsa notte, ha provocato un bilancio drammatico, con almeno 12 morti e 70 feriti, secondo quanto riferito da funzionari ucraini. I raid, che hanno preso di mira diverse zone della capitale ucraina, sono stati descritti dal ministero della Difesa russo come mirati a colpire industrie del settore militare. Tra gli obiettivi, sono stati inclusi stabilimenti di aviazione, produzione di missili e attrezzature per la difesa, ingegneria meccanica, veicoli blindati e strutture per la produzione di carburante per missili e polvere da sparo.
Il conflitto si intensifica anche sul piano delle dichiarazioni politiche, con la Russia che ha ribadito il proprio diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione da parte dei Paesi occidentali. A fare questa dichiarazione è stato Serghei Shoigu, segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa ed ex ministro della Difesa, in un’intervista con l’agenzia Tass. Le parole di Shoigu segnano un ulteriore passo nella retorica bellica della Russia, in un momento in cui la tensione con l’Occidente è ai massimi storici.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si trovava in visita ufficiale in Sudafrica, ha deciso di abbreviare il suo viaggio e tornare tempestivamente in patria, dopo aver appreso della drammatica situazione a Kiev. Zelensky, giunto all’alba a Pretoria, ha espresso indignazione per gli attacchi russi, ribadendo che i bombardamenti “devono cessare immediatamente e incondizionatamente”. La sua decisione di tornare a casa riflette l’urgenza con cui l’Ucraina sta cercando di rispondere alla crescente minaccia russa e di proteggere la propria capitale da un conflitto che sembra non accennare a fermarsi.
La situazione in Ucraina, segnata da attacchi incessanti e da una costante escalation delle dichiarazioni bellicose, resta estremamente preoccupante. La comunità internazionale osserva con apprensione, mentre si fa sempre più evidente la difficoltà di trovare una soluzione pacifica a una guerra che sta mettendo a dura prova la stabilità e la sicurezza di tutta la regione.
Leave a Reply