CITTA’ DEL VATICANO – Un flusso ininterrotto di fedeli ha invaso San Pietro nelle ultime ore per rendere omaggio a Papa Francesco, scomparso pochi giorni fa. Secondo la Sala stampa vaticana, sono già oltre 128.000 le persone che, dalla mattina di mercoledì 23 aprile fino a oggi alle 8:00, si sono recate nella Basilica per un ultimo saluto al Pontefice. La Basilica è rimasta aperta eccezionalmente nella notte, chiudendo solo brevemente dalle 2:30 alle 5:40, per poi riaprire le porte a nuove ondate di pellegrini in preghiera.
Le lunghe code hanno accompagnato anche le ore notturne, con migliaia di persone in attesa, ordinate e silenziose, per passare davanti al feretro esposto. Il flusso proseguirà fino alle 19:00, quando si concluderanno le visite pubbliche. Alle 20:00 la bara verrà chiusa in vista dei solenni funerali che si terranno domani in piazza San Pietro, con un corteo a passo d’uomo che accompagnerà il Papa per l’ultimo tratto.
È stata svelata anche la tomba che ospiterà le spoglie di Francesco, con una semplice iscrizione: Franciscus. In linea con il suo spirito umile, sarà accolta simbolicamente da poveri e bisognosi nella Basilica di Santa Maria Maggiore, secondo i desideri del Pontefice.
Attese domani 130 delegazioni da tutto il mondo, a testimonianza del ruolo centrale che Papa Francesco ha avuto sulla scena globale. Il presidente argentino Javier Milei, in partenza per Roma, ha definito il Papa “l’argentino più importante della storia”, sottolineando l’impatto spirituale e umano del suo pontificato.
In arrivo anche personalità di primo piano: è atteso in serata l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che potrebbe incontrare Ursula von der Leyen, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali. Solo oggi, dopo giorni di silenzio, sono arrivate le condoglianze ufficiali del premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha espresso il cordoglio dello Stato di Israele alla Chiesa cattolica.
Intanto in Vaticano continuano le riunioni in preparazione del Conclave, che si preannuncia tra i più partecipati di sempre: 135 i cardinali elettori, di cui circa l’80% nominati proprio da Papa Francesco, molti dei quali alla loro prima esperienza in Conclave.
Un’eredità, quella di Bergoglio, che lascia una Chiesa più vicina agli ultimi, proiettata verso il futuro, e che ora guarda a una nuova pagina della sua storia.
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