Israele, il capo delle Forze di Difesa avverte: “Operazioni a Gaza pronte ad estendersi se non verranno rilasciati gli ostaggi”

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(Anas-Mohammed/Shutterstock) TEL AVIV – Il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane (IDF), Eyal Zamir, ha lanciato un chiaro avvertimento: se non ci saranno passi concreti verso il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas, Israele intensificherà le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Una dichiarazione che conferma l’escalation in atto e preannuncia nuove fasi di un conflitto che sembra lontano da una soluzione.

La pressione militare continuerà e potrebbe aumentare, se non vedremo sviluppi tangibili sulla questione degli ostaggi”, ha dichiarato Zamir, sottolineando che la sicurezza dei cittadini israeliani e il ritorno degli ostaggi restano una priorità assoluta per lo Stato ebraico.

Negli ultimi due giorni, i raid israeliani sulla Striscia hanno provocato almeno 63 vittime e più di 100 feriti, secondo fonti locali. I bombardamenti si sono concentrati su diverse aree del territorio, colpendo anche zone densamente abitate, mentre continuano gli scontri e le tensioni lungo il confine.

La situazione umanitaria a Gaza si aggrava di ora in ora, con ospedali al collasso, blackout energetici e scarsità di beni di prima necessità. Intanto, la comunità internazionale assiste con crescente preoccupazione alla spirale di violenza, mentre le trattative per un possibile cessate il fuoco sembrano ancora lontane.

Il governo israeliano, dal canto suo, ribadisce che ogni azione militare è diretta contro obiettivi di Hamas e finalizzata alla liberazione degli ostaggi, ma cresce anche il dibattito interno sulla gestione del conflitto e sulle sue conseguenze a lungo termine.

L’annuncio di Zamir segna un punto di svolta: senza progressi diplomatici, le operazioni israeliane sono destinate a continuare – e forse ad ampliarsi ulteriormente.

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