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Incontro Meloni-Zelensky a Palazzo Chigi: sostegno agli sforzi di Trump per una pace giusta

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Roma, 25 aprile 2025 – Giornata intensa di diplomazia a Roma. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al centro del colloquio, il sostegno comune agli sforzi del presidente americano Donald Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura in Ucraina, capace di garantire sicurezza, sovranità e libertà a Kiev. A confermarlo è una nota ufficiale di Palazzo Chigi.

L’incontro avviene dopo la breve ma significativa conversazione tra Trump e Zelensky, durata circa 15 minuti, avvenuta nella Basilica di San Pietro prima dei funerali di Papa Francesco, definito il “Papa della Pace”. La Casa Bianca ha parlato di una discussione “molto produttiva”, mentre il secondo incontro inizialmente previsto tra Trump e Zelensky è stato cancellato poiché, secondo fonti ucraine, “le questioni principali erano già state discusse”.

Sulla piattaforma Truth, Trump ha commentato: “Siamo molto vicini a un accordo. Ora è il momento di fermare lo spargimento di sangue. Saremo ovunque necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata”. La presidente Meloni ha definito “storica” la giornata, sottolineando il grande significato dell’incontro tra Trump e Zelensky proprio nel contesto dei funerali di Papa Francesco.

Parallelamente, si sono svolti anche altri colloqui: Trump e Zelensky hanno avuto un faccia a faccia con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer. In un colloquio bilaterale, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha assicurato a Zelensky il pieno sostegno dell’Europa al processo di pace, ribadendo anche l’impegno per il futuro ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.

Dal fronte russo, il presidente Vladimir Putin ha dichiarato la disponibilità della Russia a riprendere i colloqui con Kiev “senza precondizioni”, mentre rivendicava il “completo fallimento” dell’offensiva ucraina nella regione di Kursk. Tuttavia, lo Stato maggiore ucraino ha smentito, affermando che “le operazioni difensive in alcune aree continuano”.

In serata, Zelensky ha pubblicato su Telegram un messaggio chiaro: “Un cessate il fuoco incondizionato è il primo passo per una pace giusta, da garantire nei cieli, in mare e sulla terraferma, con solide garanzie di sicurezza”. A questo si aggiunge il sostegno di Macron, che ha ribadito: “Ora tocca a Putin dimostrare di voler davvero la pace”.

Infine, fonti europee rivelano che gli Stati Uniti si sono detti pronti a fornire garanzie di sicurezza alla “coalizione dei volenterosi” — gruppo di Paesi europei promotori dell’accordo di pace — offrendo supporto logistico e di intelligence.

Nonostante l’entusiasmo e il simbolismo della “diplomazia funebre”, il presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier ha invitato alla cautela: “Non bisogna riporre troppe aspettative nei colloqui informali a margine delle cerimonie”.

Resta, tuttavia, la forte speranza che quanto iniziato a Roma, in un giorno così carico di significato, possa essere l’inizio concreto di una nuova fase di pace per l’Ucraina.

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