Ginevra, 11 maggio 2025 – Importante passo avanti nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. A seguito di un weekend di negoziati in Svizzera, i due Paesi hanno raggiunto un accordo per sospendere, almeno in parte, i loro dazi doganali punitivi per un periodo di 90 giorni. La sospensione, che entrerà in vigore entro il 14 maggio, prevede una riduzione significativa delle tariffe applicate su determinati beni importati, e segna un tentativo di distensione nelle relazioni economiche tra le due superpotenze mondiali.
Cosa prevede l’accordo sui dazi
Secondo la dichiarazione congiunta rilasciata alla fine dei colloqui, sia gli Stati Uniti che la Cina hanno accettato di ridurre del 115% le tariffe applicate sui rispettivi beni. In particolare:
- Sui beni cinesi importati negli Stati Uniti, il dazio passa dal 145% al 30%.
- Sui beni statunitensi importati in Cina, il dazio scende dal 125% al 10%.
Questa sospensione è stata decisa per un periodo iniziale di 90 giorni, durante il quale le tariffe saranno ridotte del 24% su entrambe le parti. Dopo questo periodo, si prevede l’applicazione di nuove aliquote.
La pausa di 90 giorni: come funzionerà
Entro il 14 maggio, gli Stati Uniti modificheranno l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva ad valorem sui dazi doganali provenienti dalla Cina, sospendendo il 24% della tariffa inizialmente prevista. Tuttavia, il 10% rimanente su tali articoli sarà mantenuto.
Allo stesso modo, la Cina sospenderà il 24% dell’aliquota applicata ai beni statunitensi, mantenendo anche in questo caso il 10% della tariffa iniziale.
Proseguono le discussioni economiche e commerciali
Le delegazioni di Stati Uniti e Cina hanno già annunciato che continueranno i negoziati sotto la guida del vicepremier cinese He Lifeng e del segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, affiancato dal rappresentante per il Commercio Jamieson Greer. Le discussioni potrebbero svolgersi alternativamente in Cina, Stati Uniti o in un paese terzo, previa intesa tra le parti.
Bessent: “Non vogliamo disaccoppiare le due economie”
In conferenza stampa a Ginevra, Scott Bessent ha ribadito che nessuna delle due parti desidera “disaccoppiare” le proprie economie. Washington, ha sottolineato Bessent, vuole vedere una Cina più aperta ai beni americani, un obiettivo che potrebbe portare a una maggiore collaborazione commerciale.
Un rapporto economico vantaggioso per entrambi
Nella dichiarazione finale, Stati Uniti e Cina hanno sottolineato l’importanza delle relazioni economiche e commerciali bilaterali per entrambi i Paesi e per l’economia globale. L’accordo mira a stabilire una relazione economica sostenibile e di lungo termine, che sia reciprocamente vantaggiosa.
Pechino: “Atteggiamento pragmatico e dialoghi paritari”
Dal canto suo, la Cina ha richiesto un “atteggiamento pragmatico” nel risolvere le divergenze commerciali, sottolineando l’importanza di dialoghi franchi e consultazioni paritarie. Pechino ha indicato che l’obiettivo è “gestire le divergenze” e “esplorare il potenziale di cooperazione”, puntando a migliorare le relazioni economiche bilaterali e infondere maggiore certezza e stabilità nell’economia mondiale.
Prossimi passi
Il nuovo accordo tra Stati Uniti e Cina rappresenta una chiara volontà di rafforzare il dialogo e aprire la strada a future collaborazioni. Tuttavia, le trattative non sono finite, e le due potenze continueranno a lavorare insieme per risolvere le questioni economiche più complesse.
La sospensione parziale dei dazi potrebbe essere un primo segnale positivo in un percorso che resta complesso, ma che potrebbe portare a una riduzione delle tensioni commerciali globali nei prossimi mesi.
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