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Zelensky: “Pronto a tutto per incontrare Putin”. Intanto l’Ue vara il 17° pacchetto di sanzioni contro Mosca

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dice disposto a fare “di tutto” pur di incontrare Vladimir Putin:

“Se non viene, significa che non vuole la pace”, ha dichiarato il leader ucraino in un messaggio rivolto al Cremlino.

Ma da Mosca si frena: al momento nessuna decisione è stata presa. A rappresentare la Federazione russa potrebbe essere il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, mentre gli Stati Uniti, per ora, hanno annunciato che invieranno il senatore Marco Rubio come loro rappresentante al possibile vertice.

Intanto, il presidente russo Putin torna ad attaccare verbalmente l’Occidente:

“Chi pensa di pianificare nuove sanzioni contro la Russia lo fa a suo discapito perché è un deficiente”, ha tuonato lo zar, confermando il tono sempre più ostile nei confronti dell’Europa e degli Stati Uniti.

Sul fronte diplomatico, Zelensky ha anche annunciato che “probabilmente” incontrerà Papa Francesco domenica, segno di una strategia che punta a rafforzare la dimensione morale e internazionale della causa ucraina.

NATO e ONU in movimento

Oggi in Turchia è in corso una riunione della NATO a livello di ministri degli Esteri, incentrata sul rafforzamento del sostegno a Kiev e sulla sicurezza del fianco sud-est dell’Alleanza. In parallelo, il leader dell’opposizione tedesca Friedrich Merz ha ricevuto il segretario generale dell’ONU António Guterres, in un colloquio incentrato sull’impegno globale per la pace e la sicurezza.

Via libera al 17° pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca

Nel frattempo, i 27 Paesi dell’Unione Europea, compresi Ungheria e Slovacchia, hanno dato il via libera al 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia. La ratifica ufficiale è attesa per il 20 maggio, in occasione del Consiglio Affari Esteri Ue.

Il nuovo pacchetto prevede misure significative:

  • Quasi 200 navi della cosiddetta “flotta ombra” russa – tra cui numerose petroliere – verranno sanzionate.
  • 30 nuove imprese coinvolte nell’elusione delle sanzioni, in particolare per i beni a duplice uso, saranno sottoposte a restrizioni.
  • Sono state approvate 75 sanzioni individuali contro persone e aziende collegate all’industria militare russa.
  • Colpite anche 20 entità e individui responsabili della disinformazione filorussa.

Le misure si inseriscono in un contesto internazionale sempre più teso, con l’Europa determinata a mantenere alta la pressione su Mosca e a rafforzare la posizione ucraina, in attesa di un eventuale spiraglio diplomatico.


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