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Colloqui tra Russia e Ucraina a Istanbul: primo faccia a faccia dall’inizio del 2022, ma l’intesa resta lontana

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ISTANBUL – Si sono tenuti oggi a Istanbul i primi colloqui ufficiali tra le delegazioni di Russia e Ucraina dalla primavera del 2022. Un incontro atteso e simbolico, ma privo dei leader principali coinvolti nel conflitto. L’incontro è durato poco più di un’ora e non ha prodotto annunci concreti. Restano profondissime le divergenze tra le parti.

Presenti al tavolo, per Mosca, il capo negoziatore Vladimir Medinsky, il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il vice della Difesa Aleksandr Fomin e l’ammiraglio Igor Kostyukov, a capo dell’intelligence militare russa (GRU). Per Kiev, la delegazione è stata guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov.

A fianco delle due delegazioni, anche una rappresentanza statunitense, con il Segretario di Stato Marco Rubio in prima fila. Non sono mancate le polemiche: da Kiev è arrivata una dura dichiarazione, definendo i colloqui “una farsa”, accusando Mosca di non prendere seriamente il negoziato. La replica russa non si è fatta attendere: “Zelensky è una persona penosa”, ha affermato un portavoce del Cremlino.

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a margine del vertice della Comunità politica europea (CPE), ha commentato l’assenza di Vladimir Putin al tavolo:

“Zelensky era pronto a incontrare Putin, ma lui no. Questo dimostra che dobbiamo aumentare la pressione, con più sanzioni. Noi vogliamo la pace, e per questo dobbiamo rafforzare le sanzioni. Putin non vuole la pace.”

Sul fronte internazionale, il presidente statunitense Donald Trump, in visita ad Abu Dhabi nell’ambito del suo tour nei paesi del Golfo, ha dichiarato:

“Voglio incontrare Putin il prima possibile. Finché non lo vedo, tutto resta fermo.”

I colloqui di Istanbul si inseriscono in un contesto diplomatico molto fragile, con il conflitto che prosegue senza tregua e un clima di sfiducia reciproca. Nessuna apertura sostanziale è emersa, ma il solo fatto che le delegazioni si siano incontrate, dopo oltre due anni di guerra, lascia uno spiraglio, seppur minimo, per future iniziative diplomatiche.

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