(Shutterstock) Istanbul – Riprendono oggi, per la prima volta dalla primavera del 2022, i colloqui tra Russia e Ucraina. Le delegazioni si incontreranno a partire dalle ore 9 (le 10 ora locale) nella città turca, ma senza la presenza dei leader dei rispettivi Paesi. Il clima diplomatico si presenta tutt’altro che disteso: la vigilia dell’incontro è stata segnata da un duro scambio di accuse e insulti tra Mosca e Kiev.

Delegazioni e partecipanti

Per la Russia saranno presenti il capo negoziatore Vladimir Medinsky, il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il viceministro della Difesa Aleksandr Fomin e l’ammiraglio Igor Kostyukov, capo dell’intelligence militare russa (GRU). La delegazione ucraina sarà guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov.

Presente anche una delegazione statunitense, guidata dal Segretario di Stato Marco Rubio, a testimonianza dell’interesse internazionale a riaprire un canale di dialogo.

Tuttavia, da Kiev arriva già una dura critica: “Una farsa, la Russia non prende sul serio i negoziati”, ha dichiarato un portavoce del governo ucraino. Secca la replica del Cremlino: “Zelensky è una persona penosa”. A gettare ulteriore ombra sull’incontro è arrivato anche l’ex presidente USA Donald Trump, che ha commentato: “Tutto fermo se non vedo Putin”.

Attacco notturno con droni: 73 abbattuti su 112

Nel frattempo, l’Ucraina continua a subire pesanti attacchi. Nella notte, le forze russe hanno lanciato 112 droni di vario tipo, compresi numerosi modelli kamikaze Shahed. L’Aeronautica militare ucraina, tramite un aggiornamento su Telegram, ha riferito di averne abbattuti 73, mentre 36 droni-esca sarebbero precipitati in zone non abitate.

Gli attacchi hanno interessato diverse regioni del Paese, tra cui Odessa, Zhytomyr, Cernihiv, Mykolaiv e Kiev. L’operazione di difesa aerea si è estesa su ampie aree dell’est, del nord, del sud e del centro dell’Ucraina.

Il bilancio definitivo dell’attacco, così come eventuali danni a infrastrutture o vittime, è ancora in fase di verifica.

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