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Ucraina, Putin apre al cessate il fuoco ma “non ora”: Trump media, Kiev pronta a valutare

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(Shutterstock) MOSCA – Vladimir Putin apre la porta a un cessate il fuoco in Ucraina, ma i tempi restano indefiniti: non si parla di un’interruzione immediata né di una tregua limitata a 30 giorni. A confermare l’orientamento del Cremlino è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha dichiarato che Mosca è disponibile a continuare i contatti diretti con Kiev. Ora, ha aggiunto, “tocca all’Ucraina”.

Un’apertura che arriva dopo una telefonata durata oltre due ore tra Putin e Donald Trump, ex presidente americano e candidato alle elezioni di novembre. Secondo quanto riferito dallo stesso Trump, Russia e Ucraina sarebbero pronte a iniziare “immediatamente” i negoziati per una tregua e per una possibile fine del conflitto, anche se nessun dettaglio operativo è stato reso noto.

Possibile memorandum e mediazione vaticana

Le ipotesi in campo includono la stesura di un memorandum tra le parti, come impegno iniziale verso una soluzione negoziata, mentre Putin avrebbe espresso disponibilità a esplorare questa via. In parallelo, Trump ha indicato il Vaticano come possibile sede dei colloqui, sottolineando la disponibilità di Papa Leone XIV a ospitare le trattative. Tuttavia, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha frenato, ringraziando per l’offerta ma precisando che la sede dei nuovi negoziati “non è stata ancora scelta”.

Kiev cauta: “Putin vuole guadagnare tempo”

Sul fronte ucraino, il presidente Volodymyr Zelensky ha confermato di essere stato aggiornato da Trump sulla proposta russa. Pur assicurando che Kiev è pronta a valutare l’offerta, Zelensky ha manifestato scetticismo: “Putin vuole solo prendere tempo per continuare la guerra”, ha dichiarato. Il leader ucraino ha anche avuto un colloquio con la premier italiana Giorgia Meloni, al termine del quale ha scritto su X: “Abbiamo concordato di rimanere in contatto sui prossimi passi”.

Bruxelles risponde con nuove sanzioni

Nel frattempo, da Bruxelles arriva una risposta concreta: l’Unione Europea ha approvato il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia, come annunciato dall’alto rappresentante Kaja Kallas. Una misura che conferma la linea dura dell’Ue nei confronti di Mosca, nonostante i segnali di apertura sul fronte del dialogo.

Un fragile equilibrio

Mentre la diplomazia sembra tornare a muoversi, resta forte l’incertezza sulla reale volontà delle parti di procedere verso una tregua effettiva. L’iniziativa di Trump potrebbe diventare un punto di svolta, ma le divergenze restano profonde, i sospetti reciproci alti e le armi ancora puntate.

La guerra in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022, si avvia verso il suo terzo inverno. Il mondo guarda ora alla possibilità che, almeno sul tavolo dei negoziati, si cominci finalmente a discutere di pace.

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