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Washington, sparatoria al Jewish Museum: uccisi due dipendenti dell’ambasciata israeliana. Incriminato un attivista radicale filopalestinese

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Washington, 23 maggio 2025 – Due dipendenti dell’ambasciata israeliana negli Stati Uniti sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco davanti al Capital Jewish Museum di Washington. Le vittime sono Yaron Lischinsky, 28 anni, e Sarah Milgrim, funzionaria americana del dipartimento di diplomazia pubblica dell’ambasciata. Entrambi erano presenti per un evento ufficiale e sono stati colpiti all’uscita dal museo.

L’autore dell’attacco, identificato come Elias Rodriguez, 30 anni, di Chicago, è stato arrestato sul posto e successivamente incriminato per omicidio. Secondo le prime ricostruzioni, al momento dell’arresto avrebbe gridato “Free Palestine”.

Profilo dell’attentatore e movente ideologico

Rodriguez risulta affiliato a un gruppo marxista-leninista della sinistra radicale che sostiene la causa palestinese. Secondo quanto riportato dal quotidiano Liberation, nel 2017 partecipò a una protesta organizzata dalla galassia del Partito per il Socialismo e la Liberazione. Solo ieri il movimento aveva diffuso un appello invitando i propri militanti a “fermare il genocidio israeliano contro i palestinesi”.

Il profilo LinkedIn di Rodriguez lo descrive come specialista amministrativo presso l’American Osteopathic Association e con un passato da ricercatore per The History Makers, archivio online sulla memoria afroamericana. Laureato all’Università dell’Illinois, viveva nel quartiere di Avondale, a Chicago.

Reazioni internazionali: “Atto di terrorismo antisemita”

La comunità ebraica e le autorità israeliane hanno condannato duramente l’attacco. L’inviato di Israele all’ONU, Danny Danon, ha parlato di “atto depravato di terrorismo antisemita”, affermando che colpire diplomatici e civili “significa oltrepassare una linea rossa”.

L’ambasciata israeliana ha espresso il proprio dolore con un messaggio sui social: “Yaron e Sarah erano nel fiore degli anni. Tutto il personale è devastato dal loro assassinio. Non ci sono parole per esprimere l’orrore e la profondità della nostra perdita”.

Le vittime: vite spezzate al servizio della diplomazia

Yaron Lischinsky, giovane diplomatico israeliano, era da poco entrato nei ranghi della rappresentanza diplomatica.
Sarah Milgrim, cittadina americana di religione ebraica, aveva conseguito un doppio master presso l’American University e la United Nations University for Peace. Era impegnata nei rapporti pubblici e nella promozione del dialogo interculturale.

Trump: “Odio e radicalismo non hanno posto negli USA”

Anche l’ex presidente Donald Trump ha reagito con forza: “Questi orribili omicidi, basati ovviamente sull’antisemitismo, devono finire ORA. Odio e radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti. È così triste che cose del genere possano ancora succedere. Che Dio benedica le famiglie delle vittime”, ha scritto su Truth Social.

Indagini in corso

Le autorità federali stanno ora vagliando il passato di Rodriguez e le eventuali connessioni con organizzazioni estremiste. È stato aperto un fascicolo anche per terrorismo interno. Gli investigatori stanno inoltre analizzando se l’attentatore abbia agito da solo o nell’ambito di una rete più ampia.

L’attacco ha suscitato commozione e allarme a livello internazionale, mentre sale la preoccupazione per l’escalation di violenza a sfondo politico e religioso anche fuori dai teatri di guerra.

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