(Drop of light/Shutterstock) Kyiv, 24 maggio 2025 – È stata una notte di terrore in Ucraina, colpita da un nuovo, massiccio attacco russo che ha provocato almeno 12 morti e 20 feriti nelle regioni di Kiev, Khmelnytsky e Mykolaiv. L’offensiva ha coinvolto numerose città, con esplosioni e allarmi antiaerei in tutto il Paese. Le autorità locali parlano di uno degli attacchi più estesi degli ultimi mesi.
Particolarmente tragico quanto accaduto nella regione di Zhytomyr, dove, secondo i servizi di soccorso riportati dall’agenzia Unian, tre minori – di 8, 12 e 17 anni – hanno perso la vita a causa di un bombardamento.
Numeri impressionanti: 69 missili e 298 droni
Secondo il comando dell’aeronautica ucraina, la Russia ha lanciato nella notte 69 missili e 298 droni d’attacco, prendendo di mira la maggior parte delle regioni del Paese. Le difese ucraine sono riuscite ad abbattere 45 missili e 266 droni, limitando i danni, ma non riuscendo a evitare un bilancio di vittime civile pesante.
Gli attacchi hanno colpito infrastrutture energetiche, edifici residenziali e strutture logistiche. In diverse città si sono registrati blackout e danni a ospedali e scuole.
Terza fase dello scambio di prigionieri prevista per oggi
In un clima segnato dalla violenza, è prevista per oggi la terza fase dello scambio di prigionieri tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Ieri si è svolto il secondo scambio, che ha visto il rilascio di 307 prigionieri da ciascuna parte. Si tratta di un passo importante, seppur fragile, verso un possibile allentamento delle tensioni sul fronte umanitario.
Zelensky chiede più sanzioni
Intanto, il presidente ucraino Zelensky ha rinnovato il suo appello a Stati Uniti ed Europa, chiedendo un aumento della pressione sulla Russia attraverso nuove sanzioni economiche e finanziarie. L’obiettivo, ha sottolineato, è quello di costringere Mosca a un cessate il fuoco e a sedersi al tavolo dei negoziati.
“Non possiamo fermare la guerra con la sola difesa. Serve una risposta forte e globale”, ha dichiarato il presidente ucraino in un videomessaggio diffuso nella notte.
Un conflitto senza tregua
L’attacco della notte scorsa conferma quanto il conflitto, ormai al suo secondo anno, sia lontano da una soluzione. Mentre i combattimenti continuano senza sosta e il bilancio delle vittime civili cresce, la diplomazia internazionale cerca faticosamente di riaprire canali di dialogo che sembrano sempre più deboli.
La comunità internazionale guarda con crescente preoccupazione all’escalation, temendo che la guerra in Ucraina possa continuare a destabilizzare ulteriormente l’Europa orientale e oltre.
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