RAFAH – La tensione nella Striscia di Gaza ha raggiunto un nuovo punto di rottura. Migliaia di persone, ormai allo stremo per la fame e la mancanza di beni essenziali, hanno preso d’assalto un complesso di aiuti umanitari nella zona di Rafah, nel sud della Striscia. Secondo fonti locali, gli operatori americani presenti nella struttura sarebbero fuggiti e l’intero sito sarebbe stato distrutto durante l’irruzione.
Testimoni riferiscono che un elicottero israeliano avrebbe sparato in aria per disperdere la folla, in un contesto di crescente disperazione e instabilità. L’episodio conferma la gravità della crisi umanitaria in atto, in una zona già duramente colpita dai bombardamenti e dalle operazioni militari.
Tajani alla Camera: “Israele fermi subito l’offensiva”
Di fronte all’ennesimo drammatico sviluppo del conflitto, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha rivolto un appello deciso al governo israeliano, chiedendo la sospensione immediata dell’offensiva su Gaza.
“La legittima reazione del governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico, sta purtroppo assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili”, ha dichiarato Tajani durante un’informativa alla Camera dei Deputati.
“I bombardamenti devono finire, l’assistenza umanitaria deve riprendere al più presto, il rispetto del diritto internazionale umanitario deve essere ripristinato.”
Il titolare della Farnesina ha anche ribadito con fermezza la posizione italiana sul ruolo di Hamas, chiedendo che il gruppo islamista rilasci immediatamente tutti gli ostaggi ancora detenuti:
“Hamas deve liberare tutti gli ostaggi che ancora sono nelle sue mani, che hanno il diritto di tornare alle proprie case.”
Emergenza umanitaria fuori controllo
L’irruzione a Rafah è solo l’ultimo drammatico sintomo del collasso umanitario in corso. Le organizzazioni internazionali da settimane denunciano l’impossibilità di distribuire regolarmente cibo, acqua e medicine. I recenti attacchi nella zona sud della Striscia hanno aggravato la situazione, rendendo sempre più difficile l’accesso umanitario.
Le agenzie ONU hanno lanciato nuovi appelli per una tregua immediata, mentre aumentano le pressioni diplomatiche su Israele per evitare ulteriori stragi civili. Il timore crescente è che il conflitto degeneri ulteriormente, con ripercussioni gravi su tutta l’area mediorientale.
In sintesi:
- Migliaia di persone hanno assaltato un centro di aiuti a Rafah; il sito è stato distrutto, operatori americani in fuga.
- Un elicottero israeliano avrebbe sparato in aria per disperdere la folla.
- Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha chiesto la fine immediata dei bombardamenti e il ripristino del diritto internazionale.
- Hamas invitata a liberare gli ostaggi.
- La crisi umanitaria a Gaza è al limite del collasso.
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