WASHINGTON – Una corte federale americana ha temporaneamente bloccato i dazi imposti dall’ex presidente Donald Trump, definendoli illegali e stabilendo che il capo della Casa Bianca non ha l’autorità di imporre tariffe globali senza il consenso del Congresso. La decisione della US Court of International Trade ha scatenato forti reazioni a Washington, con l’amministrazione Trump pronta a ricorrere contro la sentenza.
Il Dipartimento di Giustizia ha annunciato l’intenzione di chiedere alla Corte Suprema un provvedimento d’emergenza, qualora la Corte d’appello federale non sospenda entro domani la decisione della Corte commerciale. Secondo il Dipartimento, la sentenza “danneggia la diplomazia del presidente” e compromette le strategie economiche dell’amministrazione.
Casa Bianca: “Non spetta ai giudici decidere su emergenze nazionali”
Un portavoce della Casa Bianca ha duramente criticato la pronuncia della corte federale:
“Non spetta a giudici non eletti decidere come affrontare adeguatamente un’emergenza nazionale. Il Presidente Trump si è impegnato a mettere l’America al primo posto e l’amministrazione userà ogni leva del potere esecutivo per affrontare questa crisi e ripristinare la grandezza dell’America”.
La dichiarazione evidenzia la determinazione dell’ex presidente nel mantenere in vigore le misure tariffarie adottate durante il suo mandato, considerate da Trump uno strumento fondamentale per proteggere l’economia statunitense da pratiche commerciali ritenute sleali, in particolare da parte della Cina.
Pechino: “Washington cancelli tutti i dazi unilaterali”
Proprio dalla Cina è arrivata una reazione ufficiale alla notizia. La portavoce del ministero del Commercio, He Yongqian, ha chiesto agli Stati Uniti di “cancellare tutti i dazi unilaterali impropri”, accogliendo con favore la decisione della corte americana.
“Negli ultimi mesi – ha detto la portavoce – Pechino e Washington hanno mantenuto aperte le comunicazioni a vari livelli, utilizzando occasioni multilaterali e bilaterali, come i colloqui di Ginevra di inizio mese”.
He ha inoltre sottolineato che la Cina sta monitorando con attenzione gli abusi dei controlli americani sulle esportazioni di semiconduttori, evidenziando un ulteriore nodo critico nei rapporti commerciali tra le due potenze.
Se desideri, posso integrare l’articolo con un approfondimento sul contesto dei dazi imposti da Trump o sulle ripercussioni per il commercio globale.
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