(Anas-Mohammed/Shutterstock) GAZA/TEL AVIV – Nuovo stallo nei negoziati per la tregua a Gaza. Hamas ha presentato una controproposta allo schema mediato da Stati Uniti, Egitto e Qatar, prevedendo il rilascio di 10 ostaggi israeliani e la restituzione di 18 corpi in cinque fasi. La proposta è stata immediatamente respinta sia da Israele, che l’ha definita un “rifiuto dell’accordo”, sia dall’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, che ha bollato l’iniziativa come “totalmente inaccettabile” e un passo che “ci riporta indietro”.
La controproposta di Hamas si differenzia sostanzialmente dallo schema iniziale che prevedeva il rilascio di parte degli ostaggi in due fasi già nella prima settimana di tregua. Il movimento palestinese – considerato un’organizzazione terroristica da Israele, Stati Uniti, Unione Europea e altri paesi – ha invece chiesto un processo più dilazionato in cinque momenti successivi, suscitando forte irritazione tra le parti negoziatrici.
Nel frattempo, un piccolo spiraglio umanitario arriva dalla diplomazia italiana. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che Adam, il bambino palestinese sopravvissuto al raid in cui ha perso nove fratelli e la madre pediatra, verrà trasferito in Italia per essere operato. “Forse l’11 [giugno], ma la data è ancora orientativa”, ha dichiarato il ministro.
I negoziati per un cessate il fuoco restano dunque complessi e fortemente compromessi dalle profonde divergenze su tempi e modalità del rilascio degli ostaggi.
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