LOS ANGELES – Da tre giorni la metropoli californiana è teatro di durissimi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, scoppiati a seguito di una serie di raid delle autorità per l’immigrazione che, nelle ultime settimane, hanno portato all’arresto di centinaia di persone. La tensione è ulteriormente esplosa con l’invio da parte del presidente Donald Trump di circa 2.000 soldati della Guardia Nazionale, entrati in azione domenica pomeriggio con gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere le proteste.
Ordine di sgombero per il centro città
Nella giornata di oggi, le autorità hanno imposto lo sgombero dell’intero centro di Los Angeles, dichiarando illegale qualsiasi assembramento nella zona di downtown. L’annuncio, pubblicato ufficialmente anche sui social, ha spinto i manifestanti a spostarsi verso sud, bloccando Figueroa Street e l’Undicesima Strada, paralizzando il traffico urbano.
Gli scontri: arresti e feriti
Secondo le ultime informazioni riportate dalla CNN, 27 manifestanti sono stati arrestati. La polizia, nel tentativo di contenere la folla, ha fatto uso di manganelli e granate stordenti, mentre i manifestanti sventolavano bandiere e cartelli contro l’ICE, l’agenzia federale per il controllo dell’immigrazione, con slogan come “Fuori l’ICE dalla nostra comunità”.
Il capitano Raul Jovel del dipartimento di polizia ha denunciato che gli agenti sono stati “sotto attacco”, riferendo il ferimento lieve di tre poliziotti durante gli scontri.
Le critiche: Bass e Newsom contro l’intervento federale
La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha criticato duramente la decisione della Casa Bianca, definendo l’invio delle truppe “caos intenzionale”:
“Non c’è bisogno di truppe federali per le strade della nostra città. Il loro schieramento è stato provocatorio e controproducente”.
Anche il governatore della California, Gavin Newsom, ha reagito con fermezza, definendo il dispiegamento “illegale” e chiedendo formalmente la revoca dell’operazione e il ritorno dei militari sotto il comando statale:
“Questa è una grave violazione della sovranità statale. Prima dell’intervento di Trump non avevamo problemi. Ora le tensioni sono fuori controllo”.
I Democratici insorgono: “Abuso di potere”
Un comunicato firmato da 22 governatori democratici ha condannato l’iniziativa di Trump, definendola “un allarmante abuso di potere”. La dichiarazione congiunta parla di una militarizzazione “inaccettabile” della crisi sociale, che rischia di trasformare un problema di ordine pubblico in una questione politica nazionale.
Trump non arretra: “La situazione è brutta, mascherine vietate”
Dal canto suo, Trump, intervenendo sulla piattaforma Truth, ha definito la situazione a Los Angeles “davvero brutta”, annunciando un giro di vite ulteriore:
“Ho ordinato l’arresto di chiunque indossi una mascherina. Dobbiamo vedere i volti di chi incita al disordine”.
Nel frattempo, la Guardia Nazionale resta schierata nei punti strategici della città, compreso l’Edward R. Roybal Federal Building, nel tentativo di contenere le proteste che, però, non accennano a placarsi.
La tensione rimane altissima, mentre i residenti e le comunità locali chiedono risposte e tutele in una città ormai spaccata tra sicurezza e diritti civili.
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