(Anas-Mohammed/Shutterstock) GAZA – È di almeno 60 vittime palestinesi il bilancio provvisorio degli attacchi aerei condotti oggi dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera, sottolineando che tra le persone uccise ci sono 14 civili nei pressi del centro di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta dagli Stati Uniti, situato nella parte meridionale di Rafah.
Intanto, l’esercito israeliano ha diffuso un nuovo avviso di evacuazione rivolto ai residenti di vari quartieri della parte settentrionale della Striscia, dove le operazioni militari contro Hamas sono in corso “con grande forza”. Il portavoce militare in lingua araba, Avichay Adraee, ha dichiarato su X che le forze armate “risponderanno con fermezza a qualsiasi atto terroristico o lancio di razzi”.
Parallelamente, Israele ha completato il rimpatrio di alcuni attivisti filopalestinesi a bordo del veliero Madleen, intercettato mentre cercava di raggiungere Gaza. Tra i quattro espulsi figura anche l’attivista svedese Greta Thunberg, arrivata all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi. “Israele ci ha rapiti in acque internazionali”, ha dichiarato ai media.
Secondo il Times of Israel, altri otto attivisti hanno rifiutato di firmare i documenti con cui avrebbero accettato l’espulsione volontaria. Tra loro anche l’eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan, attualmente in stato di detenzione. Il ministero degli Esteri israeliano ha precisato che “coloro che si rifiutano di firmare i documenti saranno portati davanti a un’autorità giudiziaria, in conformità con la legge israeliana”.
La situazione nella Striscia di Gaza resta estremamente critica, mentre continuano i combattimenti e cresce il numero delle vittime civili. Le organizzazioni umanitarie chiedono un immediato cessate il fuoco e l’accesso sicuro agli aiuti.
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